Fine vita, il governo ricorre contro l’Emilia Romagna: annullare le delibere sul suicidio assistito

18 Apr 2024 18:28 - di Gigliola Bardi
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Il governo ha presentato ricorso contro le delibere della Regione Emilia Romagna sul fine vita. A renderlo noto è stata la consigliera regionale di Forza Italia, Valentina Castaldini, che a sua volta aveva già depositato un ricorso a marzo insieme ad alcune associazioni. Esprimendo “soddisfazione” per l’iniziativa del governo, l’esponente azzurra ha quindi spiegato che il ricorso si basa sulla “carenza di potere dell’ente sulla materia e la contraddittorietà e l’illogicità delle motivazioni introdotte nelle linee guida inviate alle aziende sanitarie”.

Il governo presenta ricorso al Tar contro le delibere dell’Emilia Romagna sul fine vita

Secondo quanto riferito dall’esponente azzurra, il ricorso presso il Tar dell’Emilia-Romagna è stato depositato il 12 aprile dalla presidenza del Consiglio e dal ministero della Salute ed è sostenuto da venti pagine di motivazioni. In particolare, l’impugnazione è rivolta contro la direzione sanitaria Salute della persona e chiede l’annullamento delle due delibere di febbraio della giunta Bonaccini che davano attuazione al suicidio medicalmente assistito e in base alle quali le aziende sanitarie della regione hanno ricevuto linee guida sulla materia.

Castaldini: “Sono molto soddisfatta, anche il governo ritiene ci siano gli estremi per annullarle”

Le indicazioni stabiliscono un limite di massimo 42 giorni dalla presentazione della domanda del paziente alla eventuale esecuzione della procedura. L’altro elemento sottoposto a ricorso è l’istituzione di un Comitato regionale per l’etica nella clinica, che ha il compito di esprimere un parere, sebbene non vincolante, sulle richieste di suicidio assistito. “Sono molto contenta che il governo, con questo atto formale, confermi e rafforzi il lavoro di questi mesi“, ha commentato Castaldini, aggiungendo che “l’esecutivo ha ritenuto che la strada del ricorso che ho aperto fosse quella corretta e che ci fossero tutti gli estremi per annullare le delibere, come ho sempre sostenuto”.

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