Dietro il “caso Scurati” veleni, propaganda e malafede. Più che censura era una questione di cachet

20 Apr 2024 15:47 - di Redazione

Ma che è accaduto insomma in Rai? Ma davvero hanno pensato di censurare un noto scrittore come Antonio Scurati che aveva preparato il suo encomiabile monologo sul 25 aprile con tirata finale contro Giorgia Meloni? Le cose sembrerebbero un po’ più complicate. Fino alla tarda serata di ieri, la partecipazione di Scurati al programma di Serena Bortone “Che sarà” sabato 20 aprile, cioè oggi, era prevista. Il suo nome compare nella scaletta ad uso interno e nei comunicati stampa. Scurati era previsto subito dopo un’intervista al leader Cgil Landini. Un’apparizione per un monologo di circa un minuto sul 25 aprile.

La questione, ha detto Paolo Corsini , direttore dell’approfondimento Rai, era di natura contrattuale. Non si è trattato di censura. Secondo voci interne, Scurati voleva più di 1500 euro per il suo monologo, ne voleva circa 2000. Cifra ritenuta spropositata. Di qui la proposta di venire comunque in trasmissione, ma a titolo gratuito. E nella scaletta di venerdì sera in effetti compariva come partecipante a titolo gratuito e non oneroso. Stamattina, lo “sgomento” via social di Serena Bortone scatena la tempesta. Il Pd grida alla censura. L’opposizione si scatena contro TeleMeloni. Qualche ora e ovviamente esce il monologo di Scurati sulle agenzie: si parte con il delitto Matteotti e si finisce con la cupa evocazione dello “spettro del fascismo” che “continuerà a infestare la casa della democrazia italiana”, e ciò finché Giorgia Meloni non si dichiarerà antifascista.

C’era poi da verificare la tempistica dell’uscita della serie tratta dal romanzo M di Scurati per un’emittente concorrente. La trattativa si sarebbe, anche per questo dettaglio, bloccata. Scurati non è mai stato censurato, poteva venire gratuitamente ma evidentemente non se l’è sentita. “Antifascismo a gettone?”, lo punzecchia Francesco Storace. Certo, 1500 euro per un comizio anti-Meloni di un minuto era meritatissimo secondo la sinistra, magari un po’ meno per chi non riesce a raggiungere tale cifra neanche dopo un mese di lavoro. E arriviamo a Serena Bortone. Possibile che ignorasse del tutto questi retroscena? E che la sua redazione non l’avesse avvisata che Scurati era in scaletta? E a quale “contratto” si riferisce se la trattativa sul cachet a Scurati si era arenata? Voci malevole insinuano che la conduttrice abbia cercato un po’ di pubblicità per farsi confermare un programma che non è andato benissimo.

Il sospetto è che si sia voluto montare ad arte una polemica che pare priva di fondamento. Con il monologo di Scurati che diventa il canovaccio delle manifestazione del 25 aprile per suggerimento del sindaco di Bergamo Giorgio Gori. “Ho una proposta per i miei colleghi sindaci: il 25 aprile, dai palchi delle nostre città, leggiamo tutti il discorso che Antonio Scurati ha dedicato a questa ricorrenza”. Ma è un discorso dedicato al 25 aprile o a Giorgia Meloni? Basta leggerlo, per farsi un’idea precisa in merito.

I componenti della Vigilanza Rai di FdI chiedono a loro volta chiarezza: “Sulla vicenda della mancata partecipazione di Antonio Scurati a un programma Rai pretendiamo che sia fatta chiarezza, e per questo chiederemo l’audizione dei vertici dell’azienda nella Commissione di Vigilanza. Si deve accertare, infatti, se corrisponde al vero che per leggere un monologo di circa un minuto sul 25 aprile la Rai avrebbe dovuto pagare circa 2mila euro. Riteniamo che sia importante accertare se la mancata messa in onda sia da addebitare a una scelta editoriale o piuttosto economica. Chiarezza che consideriamo fondamentale, alla luce delle continue fake news messe in circolazione dalla sinistra riguardo il servizio pubblico”.

 

 

Commenti

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  • Vittorio Martemucci 20 Aprile 2024

    primo principio della convivenza civile dice : SE VUOI ESSERE RISPETTATO IMPARA A RISPETTARE LE ISTITUZIONI: E’ LA DEMOCRAZIA -bellezza.

  • Nico 20 Aprile 2024

    Un incapace assoluto di pensare qualcosa di diverso dal fascismo! Il suo trentaduesimo di neurone , unico e solo, non ce la fa ! Assolutamente.

  • marco cesaro 20 Aprile 2024

    Ogni occasione per la sinistra è buona per guidare e strapparsi i capelli. Sanno fare solo delle gran figure di merda.