Collettivi intolleranti. A Catania bloccato il convegno di Scienza&Vita con Paola Binetti

20 Apr 2024 9:48 - di Fernando Massimo Adonia

Continuano la serie di brutti episodi, con istinti censori, negli atenei d’Italia. Ieri è stato il turno dell’Università degli Studi di Catania dove è stato bloccato il convegno organizzato da Scienza e Vita e occupata l’aula magna del rettorato. A mettere a tacere, tra gli altri, l’ex senatrice Paola Binetti un gruppo di studenti della sinistra antagonista. Un’azione che fa il paio con i fatti accaduti negli scorsi giorni alla Sapienza di Roma e che segnala una situazione sempre più preoccupante in quello che dovrebbe essere lo spazio del confronto per eccellenza.

Non per tutti evidentemente. I manifestanti, infatti, hanno interrotto i lavori entrando in aula ed esponendo uno striscione con la scritta “Fuori la Transfobia da UniCT”. Il convegno, patrocinato anche dall’Azienda sanitaria provinciale, affrontava dal punto di vista medico-giuridico il tema della “disforia di genere nei minori e la carriera alias negli istituti scolastici”.

Stando ai manifestanti, dal convegno sarebbe stata «esclusa la comunità studentesca e le persone Lgbtq dalla possibilità di esprimersi». Un motivo pretestuoso per alzare la tensione e intimidire i relatori. Da lì l’irruzione nell’aula dove, neanche una settimana fa, il presidente della Conferenza episcopale italiana, il cardinale Matteo Zuppi, ha ricevuto la laurea honoris causa per l’impegno a favore della Pace. Vista l’impossibilità di procedere con le relazioni in programma, gli organizzatori sono stati costretti a sospendere i lavori e lasciare la sede centrale dell’ateneo catanese. Che è rimasta in mano agli antagonisti, che hanno proclamato l’assemblea permanente.

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