Cecchi Paone “caccia” Raimo dallo studio: “Basta, se ne vada. Fatelo tacere”. Il prof rosso umiliato video)

18 Apr 2024 17:13 - di Federica Argento

Christian Raimo prende le sue cartuccelle e lascia lo studio di Parenzo gesticolando, coda tra le gambe, messo alla porta da un energico Vittorio Cecchi Paone. Una scena grandiosa. Da settimane il professore che afferma che i morti di Primavalle non vanno onorati; e che insegna ai suoi ragazzi che “picchiare i neonazisti” nelle manifestazioni è giusto, finalmente ha trovato pan per focaccia, visto che il conduttore continua ad invitarlo nonostante i suoi interventi divisivi e violenti. Nella puntata dell‘Aria che tira del 18 aprile Raimo naturalmente difende a spada tratta gli studenti dei collettivi che hanno messo a ferro e fuoco la Sapienza, assaltando il commissariato di Polizia. Nessuna parola sui 27 agenti feriti negli scontri. Raimo fa di peggio, mette in dubbio la parola degli agenti.

Raimo parla di “veline” delle forze dell’ordine sugli scontri alla Sapienza

Secondo Raimo le ricostruzioni degli scontri sono tutte “veline delle forze dell’ordine”, su cui si dovrebbe indagare per fare “buon giornalismo”. Sia Parenzo sia Annalisa Chirico non ci stanno a sentirsi dare lezioni di giornalismo da Raimo che vorrebbe far passare un’idea molto peregrina: “Si sono fatti male da soli? Ci sono i referti”, puntualizza il conduttore. Mentre la giornalista dà a Raimo del “complottista“. Il solito provocatore che nega che tutto questo clima dei violenza possa riportare indietro l’orologio politico. “Da 30 anni – azzarda-  sono b ,v ,v stati fatti fuori tutti gli esponenti che a sinistra guardano con indulgenza alla violenza di piazza”. La realtà è diversa, gli ospiti gli ricordano le Brigate rosse a inizio anni Duemila, ma pure le inchieste su anarchici e blac-block. Ma Raimo vorrebbe portare negli studi televisivi la sua parziale e idologica visione del mondo.

Cecchi Paone umilia Raimo che pretende di dettare le regole

Non solo, Raimo non accetta il confronto e quando gli fanno ascoltare un intervento di Feltri sull’argomento violenza nelle università dà di matto. Il tollerante e democratico Raimo non può tollerare chi la pensa diversamente da lui. Feltri ha da sempre un modo diretto di esprimere le sue idee. Se uno vuole ribatte, altrimenti fa come Raimo: si stizzisce e fa il gesto di andar via. Dice Feltri nel suo stile ruvido: “Sono convinto che quattro manganellate facciano bene al cervello di chi non ce l’ha: gli studenti devono studiare e non fare gli anti-sionisti a tutti i costi e fare proteste che non li riguardano, visto che abbiamo un governo. Non si capisce perché devono scendere in piazza a fare casino e poi lamentarsi con la polizia. Il manganello è uno strumento didattico”. Raimo si alza dalla sedia. “O c’è un livello di dibattito…”.

Cecchi Paone esplode

l livello di dibattito deve essere il suo, naturalmente. Ma Alessandro Cecchi Paone non gli permette di decidere lui chi è degno di dibattito e chi no. Egli urla contro: “Ma non lo decide lei! Basta veramente, ma basta! Noi non veniamo qui ad ascoltare lei, ma ad ascoltare David. Basta, se ne vada!“. Raimo si piazza dietro le quinte e protesta. Continua a parlare ad alta voce disturbando gli altri ospiti. “Noi siamo calmissimi, è lui che è un rompiscatole e rompi-atmosfere”, prosegue Cecchi Paone. E quando Raimo alza la voce a microfoni spenti, non ne può davvero più: “Lo fate tacere?“. Sulla pagina social dell’Aria che tira c’è sconcerto. “Il Prof.Raimo vede solo i manganelli non la violenza degli studenti che oltraggiano con sputi spintoni ed altro per forzare l’argine posto a tutela di una pacifica e democratica riunione: trovo molto grave affermare che è sempre colpa della polizia. Quando poi, i filmati hanno dimostrato chiaramente come alla Sapienza, da dove venisse l’aggressione”. Insomma, non si può instillare odio e pretendere di essere ascoltato senza che qualcuno prima o poi si risenta.

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