Case, salasso verde per i proprietari. Grazie Europa, quanto ci costerà vivere nelle nostre case

13 Apr 2024 13:32 - di Gabriele Alberti
case salasso verde

Case green, il salasso ci attende. Sta facendo sempre più discutere la direttiva approvata in questi giorni dall’Unione Europea con la quale si è fissato l’obiettivo di “trasformare” tutte le case, comprese quelle italiane, in “case green”. L’Europa ha dato il via libera  alla controversa e onerosa direttiva che ridisegna il patrimonio immobiliare con l’obiettivo finale di emissioni zero. Risuona nelle abitazioni di moltissime famiglie la stessa domanda che ha posto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti che ha ribadito il no dell’Italia : “È una direttiva bellissima, ambiziosa, ma alla fine chi paga?”.

Quanto costeranno alle famiglie le case “green”

Il consumo medio di energia per ogni casa dovrà diminuire del 16% entro il 2030, del 20-22% entro il 35 e raggiungere emissioni zero entro il 2050. Traguardi sicuramente importanti, ma che stanno facendo discutere molto sulla fattibilità e sulla disparità di costi che dovranno subire le famiglie dei vari paesi europei. Per il ministro della Transizione Ecologica Gilberto Pichetto Fratin, non ci sono dubbi. L’obiettivo, per un Paese come l’Italia dove il patrimonio immobiliare è rappresentato al 70% da edifici storici, di oltre 70 anni fa, è “quasi impossibile”.

Case, Salasso green: ci aspetta una spesa complessiva dai 75 ai 270 miliardi

In attesa di sapere come, quando e chi dovrà mettere mano alle risorse per ristrutturare gli edifici in cui abitiamo, “ringraziamo” la direttiva europea che comporterà lavori di ristrutturazione in almeno 5,5 milioni di edifici più vecchi e inquinanti. I costi stimati vanno dai 10mila ai 60mila euro per i proprietari. Significa una spesa complessiva dai 75 ai 270 miliardi. Di cui solo 30-40 recuperabili tra Pnrr e nuovi fondi Ue, o conteggiando gli interventi anti-sismici già fatti. «Un’unità immobiliare media in Italia è di circa 80 metri quadri – spiegava al Messaggero Davide Chiaroni, di Energy & Strategy –. Se si interviene su caldaia e infissi per ridurre del 16% i consumi, si pagano non meno di 10mila euro. Ma se le case sono molto inquinanti magari servono pannelli solari o una pompa di calore e sono necessari altri interventi come la sostituzione dei sistemi di radianti a pavimento. Si può arrivare sopra i 40-50mila euro».

Dai 20mila ai 60mila euro a famiglia

Le stime variano. Ad esempio, Scenari Immobiliare– sempre sul Messaggero –  stimava un costo tra i 20mila e i 55mila euro a seconda del tipo di edificio. Una spesa che per il Codacons potrebbe salire fino a 60mila euro. Consideriamo che su quasi 12,5 milioni di unità totali, sono oltre 7,6 milioni (61%) gli immobili di classe energetica F e G quindi rientranti fra quelli che, sulla base delle nuove regole, dovranno essere riqualificati, con importanti investimenti a carico di famiglie e imprese.

Case, caldaia, cappotto termico e infissi: i costi

Dal 2040, poi, stando alla direttiva, non si potranno più installare caldaie a gas. Gli Stati non potranno più finanziarle con aiuti dal 2025. L’associazione dei consumatori stima così che per la sostituzione della caldaia con un modello di nuova generazione, la spesa può arrivare a 16mila euro, mentre per il cappotto termico il costo è anche di 400 euro al metro quadrato. I lavori di riqualificazione più comuni e che interessano cappotto termico, infissi, caldaie e pannelli solari hanno costi molto diversificati a seconda della tipologia dei materiali scelti – riportava il Sole 24 Ore– analizza il Codacons.

“Il cappotto termico, ad esempio, ha un costo medio compreso oggi tra i 180 e i 400 euro al metro quadrato; mentre per gli infissi la spesa varia in media da 10 a 15mila euro. Per una nuova caldaia a condensazione, considerata una abitazione da 100 metri quadri, la spesa va dai 3mila agli 8mila euro, mentre per l’acquisto e l’installazione di una pompa di calore il costo oscilla tra i 6mila e i 16mila euro a seconda dell’impianto scelto. Per un impianto fotovoltaico da 3 kW la spesa da sostenere è di circa 7.500-10.500 euro, a seconda del tipo di pannelli fotovoltaici utilizzati”.

7,6 milioni gli immobili di classe energetica F e G

Complessivamente, gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici comporteranno un costo medio compreso tra i 35mila e i 60mila euro ad abitazione, e solo per la sostituzione della caldaia con un modello di nuova generazione la spesa può arrivare in Italia a 16mila euro. L’Italia ha votato no confermando la sua nota contrarietà. Lo stesso ha fatto l’Ungheria, mentre Repubblica Ceca, Croazia, Polonia, Slovacchia e Svezia si sono astenute. Su quasi 12,5 milioni di unità totali, sono oltre 7,6 milioni (61%) gli immobili di classe energetica F e G quindi rientranti fra quelli che, sulla base delle nuove regole, dovranno essere riqualificati, con importanti investimenti a carico di famiglie e imprese.

 

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