Carcere per i giornalisti, ritirati gli emendamenti. Berrino: “Avanti per superare le pene detentive”

15 Apr 2024 15:40 - di Redazione
carcere giornalisti

Il senatore di FdI, Gianni Berrino, ha ritirato gli emendamenti al ddl Diffamazione che intervenivano sul carcere per i giornalisti. A darne notizia è stato lo stesso Berrino, ricordando che le modifiche proposte in Commissione Giustizia “alleggerivano sensibilmente le pene attualmente previste”. Intorno agli emendamenti si era aperto un acceso dibattito.

Ritirati gli emendamenti sul carcere per i giornalisti

“Fratelli d’Italia con il senatore Balboni ha presentato un disegno di legge per eliminare la pena detentiva per il reato di diffamazione al fine di garantire maggiormente la libertà di stampa. Una svolta da tempo attesa ma che nessuno prima di FdI aveva tradotto in provvedimenti concreti”, ha ricordato Berrino, spiegando che “in linea con la sentenza della Consulta per le ipotesi più gravi di diffamazione, perpetrate con addebito di fatti determinati e falsi, avevo presentato due emendamenti per garantire la piena tutela delle persone offese da meccanismi di ‘macchina del fango’, che ben poco hanno a che fare con la libertà di stampa”.

Berrino: “Ora avanti spediti per superare le pene detentive”

“La necessità di procedere con celerità all’approvazione del ddl sulla diffamazione, così come originariamente scritto dal collega di FdI, mi ha convinto a ritirare gli emendamenti presentati che in ogni caso, è bene ricordarlo, alleggerivano sensibilmente le pene attualmente previste. Procediamo spediti per superare le pene detentive per il reato di diffamazione, immaginando altre tutele per l’eventuale vittima innocente. Coniugare libertà di stampa con tutela della persona offesa nella sua onorabilità sociale rimane la stella polare di FdI”, ha concluso Berrino.

FI: “Bene il chiarimento, ma no alla licenza di diffamare”

“Bene che si sia chiarito che la maggioranza non ha mai inteso ripristinare il carcere per i giornalisti che si rendano colpevoli del reato di diffamazione”, hanno commentato in una nota il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, e il senatore Pierantonio Zanettin, capogruppo azzurro in Commissione Giustizia a Palazzo Madama. “Forza Italia è sempre e innanzitutto per la libertà, che però non deve in alcun modo essere confusa con una ‘licenza di diffamare’. Pretendiamo quindi – hanno aggiunto – venga migliorato e reso più incisivo l’obbligo di rettifica, che deve avere dimensioni e caratteristiche paritarie, e chiediamo un aumento delle pene pecuniarie e disciplinari per chi sbaglia consapevolmente, coscienti che serva maggiore deterrenza”. La decisione di ritirare gli emendamenti è stata accolta con favore anche da Noi Moderati, che ora chiede di procedere “speditamente verso una legge di equilibrio, a cui siamo pronti a dare il nostro contributo”.

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