Boom di morbillo e pertosse in Europa, Italia e Francia le più colpite. Rezza: “Gli adulti rischiano”

23 Apr 2024 10:36 - di Angelica Orlandi

All’Adnkronos Salute Giovanni Rezza, docente straordinario di Igiene all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, che interviene sull’allarme lanciato dal Centro europeo di prevenzione e controllo delle malattie (Ecdc), in occasione della Settimana europea dell’immunizzazione, sul boom di morbillo e pertosse in Europa. “Con la pandemia Covid – dice- c’è stata una diminuzione delle coperture vaccinali per la pertosse e il morbillo: soprattutto nel 2020 e nelle zone più colpite. Poi c’è stata una ripresa delle immunizzazioni e ci siamo riavvicinati al 95% di copertura della popolazione per la pertosse; e poco sotto il 95% per il morbillo. Almeno in Italia, ma è chiaro che soprattutto per il morbillo basta scendere di pochi punti rispetto alla copertura che subito rialza la testa”.

Sono due malattie super contagiose e basta davvero poco. “E’ chiaro però che la maggior parte dei casi sono registrati nella fascia 15-64 anni,;più del 50% sopra i 30 anni. Il morbillo è una malattia che si diffonde oggi più tra gli adulti non vaccinati; e  se colpisce un over 60 con altre patologie diventa molto seria. Come lo è la pertosse per i bambini piccoli”.

La vaccinazione è gratuita

“Forse non tutti sanno – e credo neanche tanti medici – che esiste un programma di eliminazione del morbillo dell’Oms che prevede la vaccinazione gratuita. Questo – avverte Rezza – dovrebbe spingere i medici di famiglia a promuovere una migliore conoscenza delle vaccinazioni dei loro assistiti. Siamo di fronte ad un problema non solo italiano. L’Ecdc documenta proprio questo. Dobbiamo – conclude -recuperare gli adulti che non hanno fatto la dose di richiamo e diventano la fascia di popolazione più suscettibile ai focolai di morbillo che stiamo vedendo”.

Tra marzo 2023 e febbraio 2024, infatti, in Europa sono stati registrati 5770 nuovi casi di morbillo e 5 decessi. I casi di pertosse, invece, sono 10 volte superiori ai due anni precedenti. Questi dati preliminari, sono stati resi noti dallo European Center for Disesas Prevention and Control (Ecdc) in occasione dell’Immunization Week, la settimana europea delle vaccinazioni che terminerà il 27 aprile. Andrea Ammon, direttrice del centro di ricerca, ha dichiarato che «è scoraggiante vedere come a livello europeo si affrontino ancora focolai di diverse malattie prevedibili con il vaccino». L’agenzia ha poi ricordato che a correre i maggiori rischi sono i bambini più piccoli di un anno che non hanno ancora l’età per essere completamente protetti dal vaccino.

Francia e Italia sono le nazioni più colpite dall’aumento dei casi di infezione. Il dato non è una novità: L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) aveva già segnalato il netto aumento dei casi nel nostro paese. La conferma nel bollettino di sorveglianza integrata morbillo-rosolia del mese di aprile 2024.

Per continuare a leggere l'articolo sostienici oppure accedi