Balneari, per il Consiglio di Stato le spiagge in Italia sono scarse: “Subito le gare”. Ma il governo è ancora in trattativa con Bruxelles

30 Apr 2024 21:04 - di Luciana Delli Colli
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Per il Consiglio di Stato le spiagge sono una risorsa “sicuramente scarsa” e la scadenza delle concessioni balneari al 31 dicembre 2023 deve essere rispettata, e dunque vanno disapplicate le proroghe previste fino alla fine del 2024. Per questo, secondo una sentenza depositata oggi, “dando applicazione alla sentenza della Corte di Giustizia Ue” si deve “dare immediatamente corso alla procedura di gara per assegnare la concessione in un contesto realmente concorrenziale”.

Rampelli: “Se qualche magistrato vuole fare politica esca da Palazzo Spada”

“Il Consiglio di Stato continua a interpretare la Bolkestein secondo un indirizzo del tutto arbitrario”, ha commentato il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli, ricordando che la sentenza sulle concessioni balneari arriva alla vigilia dell’apertura della stagione e che “la Bolkestein prevede che laddove esista un interesse economico strategico nazionale lo Stato può disapplicare la direttiva che, comunque, esclude i balneari”. “Mentre il governo è impegnato nei negoziati con la Commissione Ue nel tentativo di strappare un compromesso quanto più favorevole al nostro sistema di eccellenza, la magistratura impone ai Comuni di disapplicare la proroga. Il Parlamento esautorato, il governo ricattato dai tribunali amministrativi. Se qualche magistrato vuole fare politica, o ha nostalgia del comando, esca da Palazzo Spada”, ha concluso Rampelli.

Per il Consiglio di Stato le spiagge in Italia sono “scarse”, ma la mappatura dice altro

Il tema delle concessioni balneari era stato affrontato dal ministro del Turismo, Daniela Santanché, a margine della Conferenza programmatica di Pescara, dunque pochissimi giorni prima della sentenza del Consiglio di Stato. “Il governo Meloni sta facendo tutto quello che si può fare. Abbiamo fatto la mappatura, abbiamo dimostrato che in questa mappatura non c’è scarsità di risorse e una interlocuzione con la Commissione europea per far capire le nostre specificità”, ha detto Santanchè, ricordando che “noi abbiamo 8mila km di costa dove abbiamo 30mila famiglie che fanno i balneari e li dobbiamo assolutamente tutelare”. “Stiamo facendo questa battaglia e io sono confidente, come ha sempre fatto sinora Giorgio Meloni, che arrivi una sintesi” in sede europea, ha sottolineato ancora il ministro a Pescara.

Gasparri: “Spiace che il Consiglio di Stato prescinda dalla realtà”

Per il presidente dei senatori di FI, Maurizio Gasparri, al Consiglio di Stato “dovrebbero sapere che è stata fatta una mappatura delle coste italiane e risulta che quella delle spiagge non è una risorsa scarsa”. Si tratta di “un dato certo, verificato dal governo, documentato con dati inoppugnabili”. “Spiace davvero che il Consiglio di Stato dia consigli sbagliati allo Stato e prescinda dalla realtà. Questo – ha detto Gasparri – è un problema molto serio e molto grave. Del quale da qualche parte si dovrà pur discutere. Se il Consiglio di Stato decidesse che oggi è venerdì, tuttavia oggi resterebbe sempre martedì. Diamo un consiglio al Consiglio di Stato. Legga documenti e certificazioni e dia consigli migliori allo stesso Stato che dovrebbe corroborare, non ostacolare”.

Centinaio: “Sui balneari governo in trattativa con Bruxelles, questo è l’unico tavolo che conta”

Il senatore della Lega, Gian Marco Centinaio, poi, ha ricordato che “dato che il potere legislativo spetta al Parlamento, la magistratura deve far rispettare quella legge, non boicottarla”. “Su quali basi il Consiglio di Stato parla delle coste come di una risorsa ‘sicuramente scarsa’? Hanno effettuato misurazioni che non sono a nostra conoscenza?”, ha domandato ancora l’esponente leghista, ricordando a sua volta che “il governo ha effettuato una rigorosa mappatura delle coste e, a partire da quei numeri, ha avviato un confronto con Bruxelles per giungere a un’intesa che, nelle nostre intenzioni, deve salvaguardare pienamente i concessionari attuali. Questo – ha concluso – è l’unico tavolo che conta per giungere a una soluzione della questione”.

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