Taglio delle tasse, ora tocca al ceto medio. Leo: “Pronti a ridurle anche per i redditi oltre 50mila euro”
Dopo aver agito sui redditi più bassi, il governo è pronto a entrare nella fase due del taglio delle tasse: quella che guarda al ceto medio. A confermarlo è stato il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo. “Dopo aver ridotto l’Irpef al ceto medio-basso dobbiamo pensare a quelli con un imponibile oltre 50mila euro che, tra aliquota del 43% e addizionali, pagano più del 50%. Ridurremo loro l’Irpef in relazione alle risorse disponibili”, ha spiegato.
Maurizio Leo: “Pronti a tagliare le tasse per i redditi oltre 50mila euro”
Intervistato dal Corriere della Sera, Leo ha anche indicato dove si cercheranno le coperture, a partire dai maggiori introiti per lo Stato attesi dal concordato preventivo biennale con le partite Iva. Riguarda oltre 4 milioni di contribuenti e prevede una “proposta sulle imposte sul reddito da pagate nel 2024 e 2025” entro il 15 giugno sulla base dei dati elaborati dal nuovo software dell’Agenzia delle Entrare, che potrà essere accettata o meno dai destinatari entro il 15 ottobre. “Chi lo farà non subirà controlli. Se quindi faremo proposte ragionevoli di allineamento graduale dei redditi dichiarati a quelli reali – ha spiegato Leo – è probabile che avremo un’alta adesione e un aumento del gettito”.
Le attese sul concordato preventivo biennale
Per il successo dell’iniziativa, ha sottolineato ancora il viceministro, “sarà importante gestire con cura la fase delle proposte”. “Voglio dire che se uno ha dichiarato sempre 15mila euro non gli posso chiedere di colpo di dichiararne 75mila, ma certamente di allineare progressivamente il dichiarato alla realtà”, ha proseguito, spiegando che alla base ci saranno i dati dell’Agenzia delle Entrate. Si tratta di un percorso condiviso all’interno della maggioranza, a partire dalla Lega, ha chiarito Leo rispondendo a una domanda di Enrico Marro che firma l’intervista a proposito delle aspettative del Carroccio per le partite Iva. Quanto alla Flat tax fino a 100mila euro, il viceministro ha ricordato che “trovando le coperture si può fare tutto, aiutando anche il ceto medio”.