Sondaggio “europeo”: avanza ovunque la destra, FdI al 27%, M5S a un passo dal Pd

20 Mar 2024 8:32 - di Lucio Meo

Vento di destra, in Europa, ma resta il rebus della maggioranza che al momento (senza socialisti, ovviamente, ma con il Ppe) non avrebbe i numeri. E tra i partiti italiani non mancano le sorprese: Fratelli d’Italia è ben al di sopra dell’obiettivo minimo indicato ieri dalla Meloni e si attesta intorno al 27%, brutte notizie invece per il Pd che vede il M5S a un passo. In vista del voto di giugno, arriva il super-sondaggio Ipsos per Euronews, pubblicato questa mattina dal Corriere della Sera. “Per la prima volta la destra potrebbe conquistare più di un quinto dei seggi nel nuovo Parlamento europeo”, dice la ricerca basata su quasi 26 mila interviste.

In Europa, secondo il sondaggio Ipsos, la destra avanza ovunque

Sarà un boom dei Conservatori e riformisti, dove il primo partito sarà Fratelli d’Italia, e Identità e democrazia, a trazione lepenista, che ospita la Lega. Nella mappa dell’Europa disegnata da Ipsos, in sei Paesi il primo partito appartiene a questi gruppi. Due per Ecr, e tra questi l’Italia, oltre alla Lettonia, con la sua Alleanza nazionale. Id invece è in testa in Francia (con il Rassemblement National di Jordan Bardella e Marine Le Pen), Olanda (Partito per la libertà di Wilders), Belgio (Vlaams Belang) e Austria (Fpö). Ma il blu popolare resta il colore dominante (12 Paesi su 27, inclusi Germania, Spagna e Polonia). I socialisti sono primi solo a Nord (Svezia, Danimarca, Lituania) e Malta.

Risultato? Se in Italia il movimento più evidente è il travaso dalla Lega a FdI, «in molti Paesi — nota Euronews/Ipsos — la destra radicale cresce a scapito del Ppe». Solo in Polonia il trend è opposto. In Spagna crescono sia popolari sia Vox. La crescita della destra è cominciata vent’anni fa e continua lenta e costante: dall’8,7% del 2004 all’11,8% del 2009, fino al 18% del 2019. Ora, insieme, Id ed Ecr sono stimati al 21,8%. Nello stesso periodo il Ppe passa dal 36,6% del 2004 al 24,6% stimato per giugno.
S&D dal 27,3 al 18,9%.

La coalizione “Ursula” insidiata dalla maggioranza conservatrice

A sinistra, la coalizione «Ursula» avrebbe 398 seggi su 720, il 55,3%. Con i Verdi, si arriverebbe a 456 (62,9%). Una coalizione di centrodestra che tenga insieme Ppe, liberali e conservatori, estromettendo i socialisti, si fermerebbe a 338: 23 voti sotto la maggioranza. Ma restano sciolti i voti dei «Non iscritti», il Misto del Parlamento europeo. Qui su 68 almeno 28 sono orientati a destra. E in Italia? Fratelli d’Italia è il primo partito, con il 27%, con otto punti sul secondo, il Partito democratico di Elly Schlein (al 19%), Forza Italia e Lega sono appaiati all’8,2%. Il M5s si avvicina al Pd, con il 17,4%, appena 1,6 punti sotto i dem. Sotto la soglia di sbarramento i tre partiti dell’ex terzo polo: Italia viva (3,4%), Azione (3) e +Europa (2,6). Sul fronte dei seggi, FdI stravince nei Conservatori e riformisti: 24 seggi su 76 sarebbero suoi 14 eurodeputati in più rispetto al Parlamento uscente), Lega con 16 in meno di quanti ne occupano oggi gli italiani in Identità e democrazia, Forza Italia eleggerà è stimata intorno ai 7 europarlamentari.

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