Rimpatrio di migranti in Ruanda, spese folli per la Gb: quasi due milioni di sterline a persona
Il programma del governo britannico per deportare in Ruanda i richiedenti asilo costerebbe al governo britannico 150.874 di sterline per ogni profugo deportato, per il suo mantenimento per cinque anni, a cui si aggiungono finanziamenti al Ruanda per 370 milioni di sterline complessivi, dal 2022 al 2027, emerge dai dati del National Audit Office, la prima valutazione ufficiale del costo del piano comunque controverso a livello giuridico e politico. Una cifra che, con aggiunge altre spese, arriverebbe a 1,8 milioni per deportato, nel caso si trasferiranno 300 persone, ha calcolato il Guardian.
Londra e il rimpatrio dei migranti in Ruanda
Il costo complessivo iniziale del programma supera il mezzo miliardo di sterline. E anche se Londra non invierà un solo migrante in Ruanda, il programma costerà comunque alle casse dello Stato 370 milioni di sterline, dato che i versamenti a Kigali sono già iniziati e non saranno restituiti nel caso di marcia indietro.
Londra versa oramai da tempo, e verserà almeno fino al 2027, contributi al Fondo economico per la trasformazione e l’integrazione di Kigali (Etif), un fondo definito per sostenere la crescita economica del Ruanda. E poi dovrà farsi carico delle spese per la gestione delle richieste di asilo e i costi operativi delle persone trasferite nel Paese.
All’aprile del 2022, Londra ha quindi destinato all’Etif 220 milioni di sterline. Ne verserà altri 50 da ora al prossimo anno, e altri 50 ancora nel 2025-26 e altri 50 milioni nel 2026-27, quindi 370 milioni in totale. “Un pacchetto per la gestione e l’integrazione per cinque anni per ogni richiedente asilo trasferito, che include l’alloggio, alimenti, servizi medici, istruzione e altri programmi sociali è stato definito inoltre nel quadro dell’accordo fra Londra e Kigali. Costerà 150.874 sterline per ogni richiedente asilo”, vale a dire 47.6 milioni, si precisa.