Rampelli: violato il silenzio elettorale, Travaglio e Scanzi si sentono al di sopra della legge. Agcom intervenga

10 Mar 2024 12:00 - di Redazione
Rampelli Travaglio Scanzi (

Sul caso della violazione del silenzio elettorale sul Canale Nove e sulla macchina del fango azionato contro Marco Marsilio con lo show pre-elettorale di Travaglio e Scanzi a poche ore dall’apertura dei seggi in Abruzzo interviene il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli che, indignato e sconcertato dalla virulenza dei toni, dall’inattendibilità delle dichiarazioni dei due giornalisti e dalle tempistiche della vicenda, non esita a definire «Travaglio e Scanzi mentitori seriali che si sentono al di sopra della legge». Sollecitando contestualmente l’Agcom a intervenire.

Marsilio, Rampelli: «Canale 9 viola silenzio elettorale, colpo basso a Marsilio»

«Ieri sera una nota rete televisiva nazionale, Canale 9, ha premeditato l’ennesimo colpo basso contro Marsilio nel programma Accordi&Disaccordi», ha commentato a caldo Rampelli, intervenendo sul caso. «Ha superato ogni limite ospitando due mentitori seriali, Marco Travaglio e Andrea Scanzi, con delega a colpire due obiettivi, entrambi illegali: rompere il sacro silenzio elettorale. E inventare a 8 ore dall’apertura delle urne una inesistente condanna che avrebbero subìto il presidente della Regione Abruzzo e sua moglie. Non solo Marsilio non è mai stato condannato, ma nemmeno è stato mai indagato…», afferma con nettezza il vicepresidente della Camera dei deputati.

A sinistra una campagna elettorale gestita con «l’uso della menzogna e della violenza verbale»

Quindi prosegue. «Due comizi pieni di calunnie con tanto di presunta sentenza in primo grado di giudizio – continua Rampelli –. Saremmo in presenza della prima condanna della storia in assenza di un’indagine, una sorta di processo mediatico inventato da due giornalisti pagati per mentire. Ultimo episodio di una campagna elettorale gestita con l’uso della menzogna e della violenza verbale dai leader della sinistra Schlein, Conte, Renzi e Calenda. Se avessero un briciolo di coscienza esprimerebbero solidarietà a Marsilio e a Stefania, e una condanna netta per l’uso del silenzio elettorale a fini oltretutto denigratori».

Rampelli sollecita un tempestivo intervento dell’Agcom

Infine, sottolineando come «la coalizione a trazione comunista ha investito troppo sulla rimonta e ora non sa più come porre rimedio alla sempre più chiara vittoria di Marsilio – rileva l’esponente di FdI –. Resta solo la carta leninista della criminalizzazione dell’avversario, da utilizzare a bruciapelo. Si è superata ogni misura. Intervenga oggi stesso Agcom con una reprimenda e condanni questo canale di cialtroni a una multa esemplare. Al resto – conclude Rampelli – penserà la magistratura che comminerà a Travaglio l’ennesima condanna per diffamazione».

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