“Prove schiaccianti, la Bibbia è stata scritta da schiavi”: la singolare ipotesi di una teologa inglese

29 Mar 2024 15:49 - di Luisa Perri
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La Bibbia è stata scritta da schiavi e ci sono prove schiaccianti a tale proposito. E’ “l’ipotesi scioccante”, secondo il quotidiano inglese “The Guardian”, avanzata dalla professoressa di teologia e biblista Candida Moss.

Scribi schiavizzati (o meglio schiavi) scrissero la Bibbia, in particolare il Nuovo Testamento, portarono i messaggi degli apostoli e diffusero la parola di Gesù in tutto l’impero romano: lo sostiene l’autrice del libro “God’s Ghostwriters: Enslaved Christians and the Making of the Bible” (Little Brown and Company), uscito nei paesi di lingua inglese alla vigilia della Pasqua.

L’accademica britannica Candida Moss, docente di teologia e storia del cristianesimo all’Università di Birmingham, sostiene che gli apostoli e i primi cristiani utilizzarono scribi, segretari e messaggeri ridotti in schiavitù per scrivere il Nuovo Testamento e plasmare le fondamenta stesse del cristianesimo.

“Le prove schiaccianti letterarie e archeologiche dimostrano che questo tipo di lavoro è stato svolto da persone schiavizzate o precedentemente schiavizzate”, afferma Moss intervistata dal “Guardian”. Gli studiosi ritengono che solo il 5-10% circa dei Romani fosse alfabetizzato: le persone molto ricche e quelle ridotte in schiavitù. “Uno dei motivi per cui gli schiavi venivano istruiti a svolgere questo lavoro è che – soprattutto quando si tratta di copiare a mano un manoscritto – fa male. Quindi le persone ricche e istruite non volevano farlo”, spiega Moss. “E, soprattutto quando la loro vista peggiorava con l’età, avevano bisogno di persone schiavizzate che facessero questo lavoro per loro, perché non potevano farlo da soli”.

La professoressa Candida Moss racconta che anche i “liberti” – ex schiavi – che si dedicavano a questi compiti spesso non erano ciò che oggi considereremmo “liberi”. Pur potendo guadagnare per se stessi, erano di solito obbligati a dare una parte del loro salario ai loro schiavisti, a vivere nelle loro case e ad acconsentire a favori sessuali.
I primi seguaci di Gesù e i primi “autori” della Bibbia non erano ben istruiti e quindi non potevano scrivere da soli. “Così, come altri gruppi, misero in comune le loro risorse e affittarono scribi e copisti per scrivere le storie e le lettere che conosciamo come Nuovo Testamento”, sostiene Moss. Altri scrittori paleocristiani, tra cui l’autore del Vangelo di Giovanni e Ignazio di Antiochia, erano uomini anziani che avrebbero faticato a leggere e scrivere senza occhiali.

Gli schiavi hanno scritto la Bibbia: le prove schiaccianti

Tra gli apostoli, solo Paolo era alfabetizzato. “E ci dice che usava altre persone per leggere e scrivere”, i cui nomi suggeriscono

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