Nuovo sabato di cortei rossi pro Gaza: da Roma a Milano uniti dagli indegni insulti alla Meloni

30 Mar 2024 20:19 - di Vittorio Giovenale
cortei meloni

Altro sabato, altri cortei rossi pro Gaza, con il solito film, già visto. “Oggi per il 25esimo sabato consecutivo, i soliti Centri Sociali, no-global, antagonisti e collettivi di sinistra si sono riuniti, questa volta in piazza Duca D’Aosta davanti alla Stazione Centrale, e per l’ennesima volta hanno insultato il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni a cui rivolgo la mia più totale solidarietà”. Lo ha detto il deputato Riccardo De Corato, ex vicesindaco delle giunte di centrodestra milanesi.

“Siamo passati – prosegue l’esponente di FdI – dai 15.000 manifestanti e sostenitori di Hamas dello scorso ottobre, ai quattro gatti di oggi. Ma il minimo comun denominatore di ogni manifestazione è sempre lo stesso: insultare il presidente del Consiglio Meloni”, dice De Corato a proposito dei cortei milanesi.

De Corato: “Boldrini e le altre non hanno nulla da dire?”

De Corato prosegue osservando che “le esponenti donne della sinistra, dalla Malpezzi alla Boldrini, dalla Moretti alla Toia, dalla Scavuzzo alla Rozza, dalla Appendino alla Baldino, come al solito non hanno nulla da dire. Fiancheggiano la protesta e riservano la solidarietà femminile solo ai casi più vicini alle loro posizioni politiche: una specie di solidarietà part time”, conclude l’ex vicesindaco di Milano.

Un filo rosso che accomuna anche gli altri cortei in Italia, come quello nella Capitale. Le cronache riportano un film già visto. Bandiere, striscioni, slogan per la “Palestina libera” e contro Israele, la Nato e il governo Meloni e fagotti insanguinati per denunciare le morti dei bambini nella Striscia di Gaza.

Gaza, partito il corteo a Roma: “Ricordiamo la giornata della terra, Italia complice di Israele” (youtube.com)

In poche centinaia, circa 500 secondo la Questura, i partecipanti al corteo romano hanno urlato i soliti slogan con la richiesta di “fermare il genocidio nella Striscia di Gaza”. Il corteo capitolino, organizzato dai movimenti filopalestinesi, è partito da piazza della Repubblica ed è arrivato a piazzale Tiburtino.

Cortei da Roma a Milano: Meloni bersagliata dagli insulti

Non potevano mancare le foto del presidente Israeliano Benjamin Netanyahu e del presidente del Consiglio Giorgia Meloni che si stringono le mani, sporche di sangue, la scritta “stop genocidio”, e un flashmob di alcuni attivisti, che hanno esposto dei fagotti insanguinati, a simboleggiare i bambini morti nella striscia di Gaza, sono il manifesto che campeggia in piazza. A colorare il corteo gli striscioni e le bandiere Palestinesi e della pace, con tanti manifestanti che indossavano la kefiah, simbolo della resistenza palestinese. Tra i cori intonati: “Palestina libera, intifada fino alla vittoria”. Sono stati diversi anche i cori contro lo Stato di Israele: “Israele sionista, Stato terrorista” e gli insulti a diversi esponenti del governo Meloni, su tutti la leader del governo.

 

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