Missioni nel Mar Rosso, Gaza e Kiev: sì (quasi) bipartisan. La sinistra “rompe” il campo largo
Per una volta il Parlamento s’è compattato, mettendo da parte veleni e ideologie, a dispetto della campagna elettorale che vede l’appuntamento con la “rivincita” delle Regionali, domenica, in Abruzzo. I parlamentari italiani hanno volato alto, quasi tutti, su tre scenari di guerra e di insicurezza. C’erano da approvare tre mozioni “difensive” e di “pacificazione”, nel Mar Rosso, a Gaza e in Ucraina, si rischiava la figuraccia internazionale in caso di spaccature, che ovviamente non sono mancate ma solo nel centrosinistra, con il “campo largo” sabotato dall’Alleanza Sinistra e Verdi, i soliti ignoti. Ma maggioranza e opposizione, con M5S e Pd in prima fila per un accordo con il governo, per una volta, si sono coordinate sui voti con qualche concessione reciproca, per portare a casa un triplice risultato.
Missioni di difesa e di pace, passa il voto bipartisan
Sia alla Camera che al Senato si è votato per parti separate le mozioni presentate dai vari gruppi, per poi incassare il voto quasi unanime (ad eccezione di Avs) sul dispositivo finale che autorizza il governo a procedere sui tre diversi scenari di guerra; si tratta della missione diplomatica Levante per la guerra in Medioriente, Euam Ukraine in sostegno a Kiev e la missione Aspides per garantire la sicurezza navale nel Mar Rosso.
Il via libera della Camera è arrivato sulla mozione finale con 271 voti favorevoli e sei contrari (Avs) alla missione Aspides in Mar Rosso. La maggioranza e tutte le altre forze di opposizione, M5S compreso, hanno votato a favore. La Camera ha approvato quasi all’unanimità, con un solo voto contrario, anche l’autorizzazione al Governo alla partecipazione di personale di magistratura alla missione civile dell’Unione europea EUAM Ukraine (European Union Advisory Mission) in Ucraina. All’unanimità, Avs di Bonelli e Fratoianni compresa, il voto che impegna il governo a farsi promotore di un’azione diplomatica volta a favorire la consegna del materiale di natura umanitaria anche attraverso la creazione di corridoi marittimi verso la striscia di Gaza.
Il bis è arrivato anche nell’aula del Senato, che ha dato il via libera alle risoluzioni di maggioranza, di Pd, di M5S, e di Italia Viva sull’impegno militare italiano all’estero nel 2024. Sui testi si è registrata la convergenza del voto della maggioranza e delle opposizioni, anche qui esclusione di Avs che ha vista respinta la sua risoluzione. Il testo dei democratici è stato votato per parti separate, con il parere contrario del governo esclusivamente per il punto 18, che è stato bocciato. Anche altre delle risoluzioni sono state votate per parti separate, come richiesto dal Partito Democratico e dal M5S.
Tajani soddisfatto del voto bipartisan
“La missione Aspides nel Mar Rosso avrà compiti soltanto di natura difensiva, non potrà cioè intraprendere azioni di tipo preventivo” aveva puntualizzato in aula il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, replicando alla Camera al dibattito sulla relazione delle commissioni Esteri e Difesa sulla deliberazione del Consiglio dei ministri relativa alle missioni internazionali avviate nel 2024. “Difensiva – aveva peraltro chiarito – non significa semplice accompagnamento, significa possibilità di reagire in maniera militare, così come è successo in occasione dell’attacco del drone al cacciatorpediniere Caio Duilio”. Il ministro ha inoltre assicurato che le regole d’ingaggio dell’operazione promossa dall’Ue e a comando tattico italiano, prevedono “autodifesa estesa, neutralizzazione di attacchi verso navi mercantili scortate e contrasto ai tentativi di sequestro delle imbarcazioni”. Tajani ha quindi indicato le aree di intervento, che riguarderanno esclusivamente il Mar Rosso e il Golfo di Aden, dove verranno attuate “risposte necessarie e proporzionate e comunque sempre in mare aperto, nello spazio aereo e in nessun caso ci sarà coinvolgimento nelle operazioni sulla terra ferma”.
Crosetto incassa i due sì ed elogia il Parlamento
Anche il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha espresso soddisfazione per l’approvazione del Parlamento che dà il via alle due nuove operazioni di sua competenza: Aspides e Levante. “Con Aspides l’Italia e l’Unione Europea hanno risposto in maniera coesa agli attacchi terroristici degli Houthi che stanno ostacolando la libertà di navigazione nello stretto di Bab el-Mandeb e nel mar Rosso. La missione, a carattere difensivo, garantirà il libero transito delle navi lungo le rotte commerciali del Mar Rosso, da cui dipende l’economia italiana ed europea. Per questo motivo l’Unione Europea ha chiesto all’Italia di assumere il comando tattico della missione e noi siamo già pronti ad assumere la responsabilità dell’importante compito assegnatoci” commenta il Ministro della Difesa Guido Crosetto, ad Ankara in Turchia, per una visita istituzionale.
Non meno importante la Missione Levante, rispetto alla quale il Ministro Crosetto ha sottolineato la grande soddisfazione per questa nuova missione che prevede l’impiego di un dispositivo militare per interventi umanitari a favore della popolazione palestinese della Striscia di Gaza. L’Italia conferma la volontà di aiutare la popolazione palestinese, vittima delle azioni terroristiche condotte da Hamas. Le missioni militari devono fornire sicurezza ma soprattutto aprire una finestra di opportunità per la diplomazia e per la pace”.