La Missione Israele dell’Ecr visita i villaggi colpiti da Hamas il 7 ottobre. I sopravvissuti sono ancora scioccati
E’ partita stamane da Tel Aviv verso il confine con Gaza la “ Missione Israele” organizzata e voluta dal Partito dei conservatori europei con il vicepresidente del Parlamento Europeo Robert Zile, i vicepresidenti del Partito dei Conservatori Europeo Jorge Buxadé e Radoslaw Fogiel e il segretario generale dell’Ecr Antonio Giordano, deputato FdI. La delegazione, diretta al confine con Gaza, prima ha visitato i luoghi colpiti per primi dall’attacco del 7 ottobre dei terroristi terroristi di Hamas.
I partecipanti alla missione hanno raggiunto una stazione di benzina e un piccolo rifugio anti-missile che si è rivelato una trappola mortale per chi lo aveva raggiunto fuggendo dalla furia omicida dei terroristi. Quando è suonato l’allarme anti-missile, infatti, i civili israeliani si sono rifugiati qui al riparo, ma sono stati attaccati dai guerriglieri che nel frattempo avevano forzato il confine e invaso il territorio a bordo dei pick-up.
Successivamente la delegazione ha visitato i territori al confine con Gaza dei Kibbutzim, che sono stati colpiti duramente l’attacco del 7 ottobre, sia via terra che tramite parapendii lanciati da Gaza. Purtroppo, le “safe room” presenti in ogni abitazione del Kibbutzim non sono risultate utili, in quanto progettate principalmente per difendere le persone dagli attacchi missilistici e quindi accessibili sia dall’esterno che dall’interno. Questo ha causato la perdita di molte vite civili poiché le porte delle stanze di sicurezza non erano adatte a proteggere dall’attacco terrestre con mezzi bellici. Un residente del Kibbutzim, che lì vive con la sua famiglia, ha raccontato alla delegazione europea che per loro il 7 ottobre non è ancora terminato e faticano a immaginare come sarà il futuro. Si sentono ancora in guerra e non hanno metabolizzato lo choc dell’attacco di Hamas che ha causato oltre 1200 vittime.