Jorit, il crollo del mito di sinistra. Il docente: “E’ solo un madonnaro furbo”. Vandalizzato un suo murales
Dopo le polemiche seguite al “selfie”, in ginocchio da Putin, il graffitaro napoletano Jorit, al secolo Ciro Cerullo, denuncia oggi il tentativo di vandalizzazione di un suo morales, a Ischia. Ignoti avrebbero gettato della vernice bianca contro il murale e appeso una bandiera ucraina su una balaustra adiacente. Il murale – realizzato nel maggio del 2022 – si trova all’esterno del liceo statale Buchner.
Jorit, soldi da sinistra ma l’idolo inizia a svelare tutto i suoi bluff
Intanto, a Napoli, dopo anni di idolatria e una pioggia di soldi elargiti da privati, da compagni di sinistra e da istituzioni pubbliche a Jorit, finalmente si leva qualche voce critica nei confronti dell’artista che ci ripropone sempre la solita bobba, volti rigati da due strisce rosse, cicatrici che lui stesso si è fatto fare sul volto, altrimenti definite scarnificazioni. Il docente Gennaro Carillo, professore ordinario di Storia del pensiero politico all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, ha un’idea precisa del talento di Jorit. “E’ un madonnaro verticale furbissimo. Lo conferma anche il fatto che stiamo commentando le sue parole. Ma viviamo in un tempo nel quale non ci si sofferma più di tanto a distinguere tra oleografia, folklore locale e arte. Pare che il solo metro che conti sia il consenso facile, senza traumi”.
Poi il professor Carillo aggiunge: “Putin fa orrore proprio perché è umano. Lo è come lei, come me e come Jorit. È la possibilità che il male si annidi in ognuno di noi a far paura. Anche Hitler, Mussolini e Stalin accarezzavano i bambini sul capo. E Hitler era un – pessimo – pittore dilettante. Tutto molto umano. Ma sarebbe il caso che Jorit andasse a parlare dell’umanità di Putin con Vera Politkovskaja, la figlia di Anna, o con i parenti e gli amici dei tanti dissidenti che hanno fatto la stessa fine”.