Ilaria Capua “vedova” del Covid semina il panico: “Ci sarà un’altra pandemia e sarà ancora più grave”

21 Mar 2024 12:30 - di Gabriele Alberti
Ilaria Capua

Psicosi da “prossima pandemia”,  per l’Oms è inevitabile e Ilaria Capua rilancia il “terrore”mostrando di condividere in toto. Anzi, secondo la virologa quello che ci aspetta sarà ben peggio rispetto al Covid. La virologa, ora di stanza negli Usa, dice la sua in un colloquio con il Resto del Carlino, laddove spiega che le pandemie sono un fenomeno ciclico e, soprattutto, che la malattia X rappresenterebbe un rischio imminente di una nuova pandemia. “Mi dispiace dirlo, ma non è che perché abbiamo avuto quella da Covid siamo a posto per i prossimi duecento anni – premette -. Purtroppo non funziona così, la malattia X di cui parla l’Oms è un termine per dire che qualcosa, prima o poi, arriverà. Non si sa che cosa, ma succederà. E potrebbe essere ancora più aggressivo del Covid“.

Le vedove del Covid in servizio permanente effettivo

Il catastrofismo ventilato da Ilaria Capua sta seminando paure. Lo testimonia la crescita sul web delle  ricerche per la notizia della dichiarazione di Ilaria Capua. Niente da fare, gli “orfani” e le “vedove” del Covid  non si arrendono mai. Ci siamo gettati alle spalle il periodo orribile della pandemia che tanti danni ha creato anche dal punto psicologico; ed ecco che a ricordarci “che si deve morire” si presenta Ilaria Capua che avverte sulla possibilità che possa verificarsi una nuova pandemia: “[…] La malattia X di cui parla l’Oms è un termine per dire che qualcosa, prima o poi, arriverà. Non si sa che cosa, ma succederà. E potrebbe essere ancora più aggressivo del Covid”, ha ripetuto.

Profezia in stile Nostradamus: “Ci sarà una pandemia più grave del Covid”

La profezia di sventura è così totale che la Capua sembra già pronta alla “battaglia”. Secondo la virologa sarà necessaria una risposta pianificata nel dettaglio e su scala nazionale. “Serve una capacità di risposta a queste emergenze che sia ragionata; consapevole e studiata anche sulla base del territorio. Dalla pandemia attuale, si è acquisita una maggiore consapevolezza della vulnerabilità e dell’importanza delle misure preventive: come il lavaggio delle mani, il distanziamento sociale e l’uso delle mascherine”, ripete il mantra che abbiamo sentito tante volte negli anni del Covid.  Mette allarme anche sulla possibilità che si trasmettano patogeni attraverso il contatto diretto tra uomini e animali: “Il salto di specie avviene quando c’è un contatto ravvicinato fra l’uomo e l’animale: i mercati di animali vivi dove specie che in natura non si incontrerebbero mai e invece sono nelle stesse gabbie ci sono ancora. Questi posti sono dei veri e propri gironi infernali“, conclude Ilaria Capua. Insomma, siamo già condannati, secondo la Cassandra-Capua.

Ilaria Capua presa di mira sui social: “E’ procurato allarme”

Stare in allerta ed essere prudenti è un consiglio da tenere sempre custodito gelosamente. Ma il panico no, per favore. “Questo è procurato allarme”, scrive un utente su X. “Una iattura”, scrive uno scaramantico. Fatto sta che si sta scatenando un inferno, tra catastrofisti e non: “Dire l’ovvio non è un procurato allarme”, commenta chi difende la Capua. C’è poi l’utente ragionevole che fa notare: “Sulla base di cosa si possibile fare affermazioni del genere non è dato saperlo. E questi sarebbero gli scienziati. La scienza dovrebbe trarre conclusioni sulla base dei dati”.

 

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