Il Napoli di De Laurentiis che batte la Juventus degli Elkann è una vittoria che va oltre il calcio

4 Mar 2024 15:35 - di Monica Pucci

Da un lato il presidente “autarchico”, Aurelio De Laurentiis, dall’altro la famiglia di esterofili Agnelli-Elkann: la sfida di ieri sera al “Maradona” tra Napoli e Juventus è stata qualcosa in più di una partita di calcio, visto che sul campo c’erano dei calciatori e in tribuna due diversi modi di fare impresa. Da un lato il produttore cinematografico che vende anche ad Hollywood ma il piede dall’Italia e il marchio del “made in Italy” non lo ha mai tolto e che mai rinuncerà al fascino degli studios di Cinecittà e alla sua inflessione romanesca; dall’altro una multinazionale di famiglia ormai proiettata verso mercati stranieri più vantaggiosi e con il marchio Fiat contaminato, ormai, dalla tecnologia straniera e dagli investimenti sempre più lontani dall’ex base piemontese. Sud contro nord, ma non solo.

Aurelio, in più, gioca una partita da “solo contro tutti”, sfidando la potenza della Juve con le proprie risorse e il proprio modello manageriale che lo ha portato a vincere lo scudetto, lo scorso anno, mentre la società bianconera travasa risorse nella squadra e cerca alleati forti all’estero anche per creare competizioni calcistiche riservate esclusivamente ai più forti economicamente. Il Napoli, ieri, sul campo, ha vinto nel finale al Maradona la sfida con la Juventus per 2-1 grazie al gol di Raspadori, dopo quelli di Kvara e Chiesa, che ha ribadito in rete un pallone vagante dopo l’errore di Osimhen dal dischetto. Una vittoria di “corto muso”, come la definirebbe Allegri. Con questo successo la squadra di Calzona sale a 43 punti, mentre la Juve resta seconda, ferma a 57 punti e con l’Inter che domani potrebbe salire a +15 sui bianconeri.

Una sfida che quest’anno non vede le due squadre non impegnate nella lotta per lo scudetto, praticamente nelle mani dei “cinesi” dell’Inter, ma che vive anche di metafore politiche legate al “made in Italy” industriale e calcistico. Filmauro ha prodotto oltre 400 film diretti dai più grandi Maestri del Cinema italiano tra i quali: Pupi Avati, Roberto Benigni, Mario Monicelli, Ettore Scola, Giovanni Veronesi, Carlo Verdone, interpretati da Attori leggendari come: Alberto Sordi, Marcello Mastroianni, Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi, oltre a oltre 300 film diretti da straordinari registi di fama mondiale, ma ha sede legale a Roma e nessuna intenzione di cambiarla. Basta questo per rendere la sfida tra Napoli e Juve qualcosa in più di una partita di calcio.

 

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