Il campo largo è già a pezzi al primo voto sulla missione Aspides. Foti. “Matrimonio destinato a fallire”

5 Mar 2024 8:58 - di Gabriele Alberti
campo largo

La grande alleanza con cui Pd e M5S sognano di andare al governo e rovesciare il centrodestra non ha retto alla prima prova e si è  sbriciolato su temi cruciali di politica estera e di difesa. Oggi, nelle aule di Camera e Senato, si voterà la risoluzione che autorizza tre nuove missioni militari italiane all’estero. Ma già lunedì in Commissione  si è vista una divaricazione netta: il campo largo si è scisso in tre:  Pd, M5S e rosso-verdi si sono espressi su tre posizioni diverse. Il campo largo non esiste, lo ha ben evidenziato il capogruppo di FdI alla Camera, Tommaso Foti.

Foti: “Il campo largo non esiste. Lo dimostrano i fatti”

“Ancora una volta i fatti dimostrano che non esiste all’opposizione nessun campo largo. Su un tema così delicato come quello del via libera delle commissioni congiunte Affari Esteri e Difesa alla relazione sulle nuove missioni internazionali Aspides e Levante, l’opposizione si è frantumata. Con il Pd che ha votato con la maggioranza, mentre il Movimento 5 Stelle si è astenuto e Avs non ha partecipato al voto. Altro che luna di miele. Quello tra Pd e M5S dimostra di essere solo un matrimonio d’interesse, combinato a soli fini elettorali. Un matrimonio destinato a fallire”. Si trattava di votare la risoluzione sull’operazione Levante, per impedire l’escalation del conflitto Israele-Hamas al di fuori dei confini di Gaza; l’operazione Atalanta, missione Ue per proteggere le navi con gli aiuti umanitari dirette in Somalia e il traffico mercantile in quella zona; e soprattutto Aspides, altra missione Ue: nella quale l’Italia potrà impiegare sino a 642 militari per proteggere le navi civili in transito davanti alle coste dello Yemen dagli attacchi delle milizie sciite Houti, protette dall’Iran (lo stesso sponsor di Hamas).

Missione Aspides: Pd, M5S e Avs, tre posizioni diverse in commissione Esteri e Difesa

Un ipotetico governo Schlein oggi cadrebbe sulla questione della difesa delle navi attaccate dai ribelli Houthi nel Mar Rosso. Sulla politica estera e di difesa un governo Pd-M5s-Asv (cioè Sinistra-Verdi) non starebbe in piedi. In commissioni Esteri e Difesa della Camera il semaforo verde alla risoluzione è scattato  con l’astensione del Movimento 5 stelle. Mentre Avs, che è orientato a “non autorizzare una missione di guerra” in Aula, non era presente. Uno spettacolo indecoroso. Il M5S si è impuntato su un avverbio. Nel primo testo della bozza della risoluzione era previsto che Aspides avesse compiti «eminentemente difensivi»; ai grillini quell’avverbio non andava bene, avrebbe voluto sostituirlo con «esclusivamente». Cancellato l’avverbio della discordia (ora i compiti della missione sono definiti «difensivi» ), il M5S è rimasto su posizioni contrarie. L’astensione dal voto segna una nuova spaccatura grave in materia di politica estera tra Giuseppe Conte e Schlein. Oggi il voto alla camera e al Senato non si presenta sotto buoni auspici per l’opposizione.

 

 

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