Bologna, bruciata la foto di Meloni, vernice rossa sul capo della Digos. E cacciano la sardina Santori

1 Mar 2024 21:20 - di Redazione

Le foto della premier Giorgia Meloni, del ministro per i Trasporti e le Infrastrutture, Matteo Salvini, insieme al premier israeliano Benjamin Netanyahu sono state bruciate nel corso di una manifestazione pro Palestina di studenti a Bologna.

Alcuni momenti di tensione ci sono stati all’arrivo davanti alla Prefettura, quando il capo del Digos, Antonio Marotta – come riferisce il Corriere.it –  si è fatto avanti chiedendo ai manifestanti di calmarsi e allontanarsi dall’edificio. Ma dal gruppo di contestatori sono partite alcune uova ripiene di vernice rossa. Una di queste ha centrato nell’occhio lo stesso Marotta che ha avvertito: «State commettendo dei reati». 

I manifestanti non hanno gradito la presenza della sardina Mattia Santori, consigliere comunale del Pd e delegato alle Politiche giovanili per il Comune di Bologna. Alcuni esponenti dell’organizzazione hanno affrontato il consigliere a muso duro: «Te ne devi andare qui non ti vogliamo. Tu fai parte del Pd che è connivente con chi usa i manganelli sulle nostre teste». Ma Santori non ha fatto dietrofront. “Non me ne vado, sono qui perché condivido le motivazioni della manifestazione”, ha risposto.

“La mia solidarietà al Presidente Meloni e al Ministro Salvini, le cui fotografie sono state bruciate da alcuni partecipanti alla manifestazione studentesca tenutasi nel pomeriggio a Bologna. Altrettanta vicinanza al capo della Digos di Bologna, il dottor Antonio Marotta, fatto bersaglio di un lancio di uova e vernice. Comportamenti inaccettabili di chi punta a mestare nel torbido, creando tensioni tese semplicemente a provocare gli operatori di polizia impegnati nella gestione della piazza, ai quali va il mio ringraziamento per la consueta professionalità. Nessuno spazio a chi scambia il diritto di manifestare con l’arbitrio della violenza e dell’intolleranza”, dichiara in una nota Nicola Molteni, sottosegretario al ministero dell’Interno.

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