Bocchino fa saltare i nervi agli ospiti di Floris, poi li stende sul caso Dossier: “Rischio complotto del Pd” (video)

6 Mar 2024 12:09 - di Redazione
bocchino

Tutti contro uno in diversi momenti della puntata di ieri di DiMartedì, che vedeva tra gli ospiti Italo Bocchino, David Parenzo e la deputata di Avs Elisabetta Piccolotti. Parlare, specie dei fatti delle proteste di piazza, è stata più d’una volta un’impresa per il direttore editoriale del Secolo d’Italia, che a una certo punto ha alzato le mani dicendo “aiuto” di fronte alla sollevazione delle controparti per aver semplicemente ricordato l’aumento delle manifestazioni del 40% rispetto all’anno scorso e che “le istituzioni hanno il dovere di stare dalla parte della polizia senza se e senza ma”. “So che vi ho messo il sale sulla ferita”, ha detto Bocchino, abbassando a quel punto le mani e proseguendo il suo ragionamento. Epperò, c’è stato anche un momento particolarmente significativo nel quale è riuscito nell’impresa, visto il contesto, di lasciare tutti piuttosto spiazzati: quando il confronto è virato sul caso dossieraggio. “Il rischio è il complotto del Pd”, ha detto Bocchino, rispondendo a Parenzo, che stava argomentando sul fatto che siccome tra coloro che hanno subito accessi illegali c’è anche la compagna di Giuseppe Conte, Olivia Paladino, “non si può urlare al complotto dell’opposizione”.

Per Parenzo “non si può urlare al complotto dell’opposizione”

“Saranno i giornalisti del Domani – ha detto Parenzo – che dovranno spiegare ai magistrati se davvero c’era un rapporto diretto tra la Guardia di Finanza e quello che loro hanno pubblicato”. “Però, per ora che cosa sappiamo? Che c’è una inchiesta in corso, che c’è la maggioranza di governo e che il centrosinistra chiede chiarezza”, ha proseguito il giornalista, come a dire che è presto per farsi un’idea, aggiungendo poi quella notazione sulla presenza della compagna di Conte fra i nomi attenzionati. Dunque, per Parenzo, “non si può urlare al complotto dell’opposizione”.

Bocchino lo spiazza: “In questo caso il rischio è il complotto del Pd”

È stato a quel punto che Bocchino è intervenuto, spiazzando gli interlocutori presenti nello studio di Floris: “Il rischio è il complotto del Pd. C’è tutto il governo, la maggioranza e anche l’alleato scomodo”, ha detto il direttore editoriale del Secolo d’Italia, sogghignando un po’, forse immaginando l’agitazione che avrebbe suscitato in studio. “Lo dici per scherzo naturalmente… In che senso il complotto del Pd?”, lo ha infatti interrotto Parenzo. “E no, mi viene da pensare… Il mandante c’è. Non ce la possiamo prendere – ha ragionato Bocchino – con il giornalista che riceve delle notizie, verifica se sono vere o non sono vere. Dei mandanti ci sono, perché – ha sottolineato ancora – è impossibile che un signore si chiude in un ufficio, fa 800 accessi, che poi diventeranno 8mila, ci sono una serie di ministri…”. Insomma, “c’è qualcosa di torbido in questa vicenda. Bisogna capire”, ha concluso Bocchino.

 

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *