Al via la Commissione Orlandi-Gregori, il presidente De Priamo detta la linea: “Responsabilità e sobrietà”

14 Mar 2024 18:31 - di Valter Delle Donne
commissione orlandi gregori

La Commissione Orlandi-Gregori è finalmente operativa: a guidarla sarà Andrea De Priamo, senatore di Fratelli d’Italia, romano, quasi coetaneo delle ragazze scomparse nella primavera del 1983.

«Sarà importante lavorare tutti insieme – dice il neo-eletto presidente – possibilmente senza distinzioni di parte, per svolgere un lavoro di confronto e di indagine serio, evitando polemiche e spettacolarizzazioni». Per De Priamo, «occorrerà anzitutto stabilire un rigoroso metodo di lavoro, impostato sui principi di serietà, imparzialità, sobrietà e riservatezza». Il presidente precisa anche quale saranno i prossimi passaggi. «Innanzitutto esamineremo gli atti delle varie inchieste e cercheremo di fare ordine in un ginepraio di ricostruzioni e piste, spesso false, che si sono susseguite in questi anni».

Un impegno che, a sentire le dichiarazioni, appare decisamente bipartisan. «Sarà nostro dovere di parlamentari – dice uno dei due vicepresidenti, il dem Roberto Morassut – ascoltare il dolore che questa storia contiene, contribuire a diradare ombre che hanno minato la fiducia di tanta gente nella giustizia. E di farlo con equilibrio. Senza pregiudizi o faziosità. Distinguendo tra chi vuole collaborare i magari liberarsi da un peso e chi parla per creare altre ombre o altro fumo. Credo tanto e spero nella collaborazione delle due magistrature. La verità aiuta sempre tutti».

Si dice determinato a cercare la verità anche l’altro vicepresidente, il deputato della Lega, Riccardo Augusto Marchetti. «La scomparsa delle due giovani adolescenti ha scosso l’Italia intera nei primi anni Ottanta ed è una delle ferite mai sanate del nostro Paese. Ho sempre seguito il caso di Emanuela già dai tempi dell’università», aggiunge Marchetti.

Campione: “No a spettacolarizzazioni, la Commissione non è una serie Netflix”

«Il nostro impegno sarà massimo per scoprire la verità e per evitare ogni possibile stallo, perché di sicuro c’è chi vorrebbe far finire questa commissione in un binario morto», dice l’esponente di Avs, Marco Grimaldi, eletto segretario della Commissione con Paolo Emilio Russo di Forza Italia.

“Binario morto” che nel centrodestra nessuno auspica, come sottolinea Susanna Campione, componente della Commissione e già membro della Commissione contro il femminicidio. La senatrice di Fratelli d’Italia invita, piuttosto, «stampa e opinione pubblica a uscire dalla visione di queste due ragazze scomparse con l’approccio con cui si guarda una nuova serie Netflix, ma di rispettare il lavoro della Commissione, che si atterrà a dati certi e oggettivi».

I parenti delle ragazze scomparse concordi: abbiamo fiducia nella Commissione

All’Adnkronos Maria Antonietta Gregori, sorella di Mirella, si dice «contenta», «dopo tanti mesi che abbiamo atteso partissero i lavori», precisando che «per la famiglia Gregori questa è l’ultima spiaggia e vogliamo essere fiduciosi». Una posizione condivisa da Pietro Orlandi. «Ho molta fiducia, ho percepito la volontà di fare chiarezza, dice il fratello di Emanuela, aggiungendo di «non vedere l’ora di essere convocato dalla Commissione».

Chi sono i componenti della Commissione Orlandi-Gregori

La Commissione Orlandi-Gregori è bicamerale e ne fanno parte quaranta membri. Tra questi i deputati: Luciano Ciocchetti, Tommaso Foti, Dario Iaia, Fabio Roscani, Paolo Trancassini, Maria Carolina Varchi (FdI), Paolo Barelli e Paolo Emilio Russo (Fi), Riccardo Augusto Marchetti e Massimiliano Panizzut (Lega), Gianni Cuperlo, Federico Gianassi e Roberto Morassut (Pd), Stefani Ascari e Francesco Silvestri (M5s), Marco Grimaldi (Avs), Giulia Pastorella (Azione), Luigi Marattin (Iv), Luca Pastorino (Misto), Ilaria Cavo (Noi Moderati). E i senatori Maurizio Gasparri e Adriano Paroli (Fi), Susanna Donatella Campione, Andrea De Priamo, Domenico Matera, Ernesto Rapani, Gianni Rosa, Marco Scurria (FdI), Mara Bizzotto, Andrea Paganella e Daisy Pirovano (Lega), Simona Flavia Malpezzi, Dario Parrini e Walter Verini (Pd), Alessandra Maiorino e Luigi Nave (M5s), Giorgio Salvitti (Civici d’Italia-Noi moderati-Maie), Enrico Borghi (Iv), Carlo Calenda (Az), Meinhard Durnwalder (Per le autonomie).

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