Aggressione con machete a Torino, fermata anche la ragazza che era in albergo col giovane nobile
Non solo Pietro Costanzia di Costigliole. Nell’ambito delle indagini scattate per l’aggressione con machete avvenuta a Torino e costata l’amputazione di una gamba a un ragazzo di 24 anni è stata fermata anche un ragazza, che sarebbe la fidanzata del 23enne nobile piemontese, sottoposto al fermo di indiziato di delitto con l’accusa di tentato omicidio perché sospettato di essere l’autore dell’agguato di lunedì sera. Il fermo della giovane, che era nella camera dell’albergo in cui è stato trovato Costanza di Costiglione, non sarebbe legato all’aggressione, alla quale sarebbe estranea, ma al possesso di droga: nella stanza gli agenti della mobile avrebbero trovato diverse dosi di cocaina e hashish.
La ragazza estranea all’aggressione con machete: fermata per droga
La ragazza, secondo quanto riferiscono le cronache locali, sarebbe stata sottoposta a fermo con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Il gestore dell’albergo in cui i due sono stati rintracciati mercoledì ha raccontato all’edizione torinese di Repubblica che la coppia aveva pagato per tre giorni e che nella struttura hanno capito il collegamento con l’aggressione con machete solo giovedì mattina, all’indomani dell’arresto, leggendo i giornali. Lo stesso Costanzia di Costiglione, che si professa estraneo all’agguato, avrebbe detto che vedendo gli agenti aveva inizialmente pensato all’esecuzione di un provvedimento dell’autorità giudiziaria spagnola, inerente il periodo in cui ha vissuto nel Paese.
La ricerca del secondo uomo e le indagini sul movente
Prosegue, dunque, la ricerca del complice che lunedì sera era alla guida dello scooter degli aggressori del 24enne. Ugualmente gli investigatori stanno cercando di chiarire il movente. La fidanzata della vittima, presente al momento dell’agguato e che ha messo gli investigatori sulle tracce del presunto aggressore, aveva riferito di screzi pregressi legati ad alcuni apprezzamenti nei confronti di una ragazza. Si tratta di una ipotesi che, però, non ha convinto gli agenti della Mobile, che proseguono le indagini a tutto campo, valutando anche la possibilità che dietro l’agguato vi siano motivi di droga o soldi.