Sine by Di Pinto – Milano

14 Feb 2024 0:01 - di Redazione

Sine by Di Pinto
Viale Umbria, 126 – 20135 Milano
Tel. 02/36594613
Sito Internet: www.sinerestaurant.com

Tipologia: creativa
Prezzi: menù degustazione 85/110€; antipasti 20/30€, primi 28/35€, secondi 35/42€, dolci 8/16€
Chiusura: Domenica. Tutti i giorni a pranzo, tranne il Sabato

OFFERTA
Piacevole scoperta questo ristorante gourmet aperto dallo chef Roberto Di Pinto, napoletano d’origine, che ha portato la sua terra e le sue tradizioni all’interno di questa nuova cucina. Materie prime nostrane e straniere, insieme a tecniche di cottura acquisite nelle sue esperienze precedenti fatte anche all’estero, creano una proposta gastronomica con una forte impronta partenopea che però sa aprirsi e contaminarsi con altre culture. Il menù è composto da due percorsi degustazione – Sine Tempore e Sine Confini rispettivamente al prezzo di 85 e 110 euro – e dalla scelta à la carte. Il piacevole avvio del pranzo è affidato a dei finger food gentilmente offerti dalla cucina – sfera di pomodoro con sopra della polvere di mozzarella e basilico, mini pomme-crocchè con mantecato di baccalà, fiore di topinambur e marmellata di zafferano e limone, e un bon bon sotto forma di faccina simpatica di maiale che al suo interno contiene ragù di interiora di maiale leggermente piccante su biscotto di provolone del monaco – accompagnati da dei buonissimi taralli napoletani, dei grissini con il sesamo nero e con il mais, e da del pane “cafone” servito con tre piccole sfere di burro aromatizzato (al basilico, al pomodoro e acidificato) e con dell’ottimo olio siciliano. La gustosa parmigiana espressionista è l’omaggio dello chef a uno dei piatti più importanti della cucina partenopea, qui servita come una melanzana svuotata, fritta e farcita della sua polpa arricchita di miso di pomodoro e altre spezie, coperta da una gelatina nera sottile che, al tavolo, viene tagliata al centro con un piccolo bisturi come se fosse uno squarcio di Fontana sulla tela. Ottimo il risotto umami fatto con parmigiano reggiano ultra-stagionato e limone, un piatto dai sapori intensi e persistenti che viene impiattato al tavolo, in quanto il piatto vuoto ha al centro la scritta UMAMI fatta con polvere di alghe, attorno alla quale viene adagiato il risotto. Il consiglio è quello di cancellare la scritta insaporendo il tutto. Tenero e saporito il diaframma al barbecue, cipolla caramellata e wasabi napoletano racchiuso in una sorta di raviolo ripieno di mascarpone, nocciole e friarielli. Entrambi molto buoni i due dolci assaggiati: “eruzione al limone”, con diverse consistenze e sfumature agrumate su crumble di biscotto salato, e il mini-babà bagnato leggermente nel rum e servito con una delicatissima crema e un lampone fresco, da mangiare fino in fondo. Leggermente sovraestratto il caffè servito con della piccola pasticceria e degli sfiziosi popcorn caramellati e salati.

AMBIENTE
Dove prima c’era un rivenditore di moto, ora sorge questo ristorante che è stato sapientemente concepito dalla mano dell’architetto, con diversi elementi di design, una prima sala ampia e luminosa e altre due salette più piccole, di cui una che diventa tranquillamente un privé all’occorrenza. Poltrone e divanetti comodi, tovaglie candide sui tavoli e begli oggetti in ceramica sui tavoli che rappresentano dei classici portafortuna napoletani, come il corno rosso.

SERVIZIO
Puntuale, cortese e fluido.

Recensione a cura di: Milano de La Pecora Nera – ed. 2022 – www.lapecoranera.net

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