Sardegna, si vota fino alle 22. Il centrodestra punta su Truzzu: “Pronto un piano strategico per rilanciare l’Isola”
Urne aperte alle 6.30 in Sardegna per le elezioni regionali. Cominciano le operazioni di voto nelle 1.844 sezioni distribuite nelle otto circoscrizioni che ricalcano i confini delle vecchie Province: Cagliari, Sassari, Nuoro, Oristano, Olbia-Tempio, Carbonia-Iglesias, Medio Campidano e Ogliastra.
Sono 1.447.761 gli elettori sardi chiamati alle urne per il rinnovo del Consiglio e del presidente della Regione. Sono 58 i seggi a disposizione per i circa 1.400 aspiranti consiglieri distribuiti in venticinque liste a sostegno dei quattro candidati presidente. Gli altri due dei 60 seggi che compongono il Consiglio regionale della Sardegna spetteranno al più votato tra i candidati alla presidenza della Regione e al secondo classificato, mentre il terzo e il quarto resteranno fuori dall’assemblea.
Sardegna, elezioni chiusi alle 22: niente ballottaggio
Sono dieci le liste che sostengono Alessandra Todde col Campo largo (M5s-A Innantis, Pd, Avs, Uniti con Alessandra Todde, Progressisti-La base, Demos, Sinistra Futura, Psi, Orizzonte Comune e Fortza Paris) e sono nove quelle per Paolo Truzzu col centrodestra (Fdi, Lega, Forza Italia, Psd’Az, Riformatori, Udc, Alleanza Sardegna-Pli, Sardegna al centro 20Venti, Dc di Rotondi). Sono invece cinque le liste che sostengono Renato Soru con la Coalizione sarda (Progetto Sardegna, +Europa-Azione con Soru, Rifondazione comunista, Liberu e Vota Sardigna) e una lista sostiene Lucia Chessa (Sardigna R-esiste). I seggi chiuderanno alle 22 e non è previsto un secondo turno col ballottaggio. Lo spoglio comincerà domattina alle 7 e nella giornata di lunedì si conoscerà il nome del prossimo presidente della Regione Sardegna.
Truzzu: “L’alleanza Conte-Schlein è tutta una finta”
Paolo Truzzu è convinto che alle Regionali in Sardegna vincerà il centrodestra: “io, la squadra”, ha detto in un’intervista a Virginia Piccolillo del Corriere della Sera. Il sindaco di Cagliari risponde anche a chi lo accusa e parla di 5 anni di disastri della destra: “Penso a 10 anni di disastri di centrosinistra al governo. Non hanno altri argomenti. Io non denigro. Se vincerò, lavorerò con le opposizioni a un piano strategico per la Sardegna, da realizzare insieme”. Truzzu critica poi l’alleanza per l’Isola di Conte e Elly Schlein: “A Roma non si parlano, qui fanno gli innamorati – spiega – E nessun dirigente Pd è andato a un comizio M5S e viceversa. Tutto finto”.
Il sindaco di Cagliari punta sulla sfida del fare
Il candidato, inoltre, non crede a un accordo Lega-Todde per un voto disgiunto: “non sarebbe vantaggioso per il centrodestra. Se vinceremo avremo più consiglieri”. Truzzu reputa che l’alternativa a lui sia “Soru. Credo che Todde tema di essere scavalcata. Ma lui ha una visione. Lei?”. La sfida “è il fare”. Rispetto alla sanità al collasso, “è saltata la rete territoriale – commenta -. Lavoreremo con il governo per incentivi ai medici in queste zone disagiate”. Il lavoro “lo creano le imprese. Vanno sostenute. Vorrei abbassare le tasse aeroportuali per aumentare i flussi turistici. E vorrei, in una miniera abbandonata della Barbagia, l’Einstein Lab, centro di ricerche Ue sulle onde gravitazionali. È in ballottaggio l’Olanda. Ma serve silenzio. E lì c’è”.