Roma, Gioventù nazionale sotto l’ambasciata russa: “Onore a Navalny, dissidente per la libertà”
Sit in di Gioventù nazionale a Roma sotto l’ambasciata russa. Decine di manifestanti si sono riunite sotto la sede diplomatica per omaggiare la memoria di Alexei Navalny, il dissidente russo morto in Siberia il 16 febbraio nell’istituto penitenziario dove era detenuto. Ad aprire la manifestazione uno striscione con la scritta “Contro un regime mascherato, onore a Navalny! Dissidente per la libertà” in mezzo a tante bandiere tricolori.
Navalny, sit in di Gioventù nazionale sotto l’ambasciata russa
“Navalny è stato vittima vittima di un tragico evento che ha scosso profondamente la comunità internazionale”, ha detto Francesco Todde, presidente romano di Gioventù nazionale e promotore dell’iniziativa alla quale hanno preso parte anche esponenti di FdI. “Vogliamo farci portavoce – ha detto – della ferma convinzione che ogni regime che opprime le libertà individuali rappresenti un nemico dei cittadini e dell’umanità stessa. Con questa manifestazione abbiamo voluto denunciare il regime oppressivo che persiste in Russia. E sottolineare l’importanza di valori per noi fondamentali: libertà e democrazia”. Con il sit in sotto l’ambasciata russa a Roma Gioventù nazionale intende sottolineare – ha aggiunto – “che la lotta per la libertà non conosce confini e che è indispensabile unire le forze per garantire che tutti gli individui possano vivere in società libere, giuste e democratiche”.
La denuncia del regime oppressivo di Mosca
Con la manifestazione sotto l’ambasciata russa – ha aggiunto il deputato di Fratelli d’Italia Massimo Milani presente all’iniziativa – “abbiamo voluto ribadire con fermezza l’importanza di un principio che per noi è inviolabile: la democrazia. Non può esistere tale principio senza che vi sia libertà. Noi siamo al fianco di Alexei Navalny, eroe della resistenza russa. I giovani sono i primi a reclamare che le società siano giuste, democratiche e libere da oppressioni. La partecipazione giovanile è per noi orgoglio e soddisfazione, perché le nuove generazioni siano sempre più consapevoli del valore della democrazia. Nessun regime totalitario e oppressivo deve schiacciare le libertà individuali”.