Meloni a Porta a Porta: il premierato occasione storica. E sul terzo mandato la maggioranza non si spaccherà

22 Feb 2024 19:44 - di Lisa Turri
Meloni Porta a Porta

L’Italia in Europa “è percepita come governo più stabile perché ha il governo più stabile. Il metro più facile per giudicare la compattezza di una maggioranza è la velocità con cui riesce a lavorare”. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla registrazione di ‘5 minuti’ in onda su Rai1. La premier, che nel corso del pomeriggio ha ringraziato il presidente albanese Rama per il via libera all’intesa con l’Italia sui migranti, ha anche contestato il clima di pessimismo sul Pnrr.  Sulla spesa del Piano nazionale di ripresa e resilienza “siamo a 45 miliardi di euro gia’ spesi ed ora si entra nella fase della spesa vera. Ma i dati fin qui “sono molto buoni”. Ha quindi ridimensionato le analisi di chi parla di spaccatura nella maggioranza sul terzo mandato.  “Il terzo mandato non era una cosa inserita nel nostro programma” di governo – ha affermato – in massima serenità ne abbiamo discusso”, ha aggiunto, precisando che “non è una materia che crea problemi al governo, alla maggioranza”. Parlando della riforma del premierato ha negato che si possa ventilare “il rischio di una deriva autoritaria a meno che la Francia sia considerata una nazione autoritaria”.

Un tema che la premier ha affrontato anche nel corso di Porta a Porta:  “Noi vogliamo fare governare chi e’ stato scelto dagli italiani, diciamo basta a inciuci, governi tecnici, e chi e’ anti democratico saremmo noi – ha aggiunto la premier -. Vogliamo rimettere la democrazia nelle mani dei cittadini. I racconti della sinistra sono curiosi”. “Quando la riforma del premierato arriverà al referendum, e arriverà al referendum perché la stanno osteggiando perché la temono, avremo un’occasione storica”.  “Diranno – ha aggiunto – che è un referendum sul governo, ma non è sul governo è su quello che succede dopo. Non la sto facendo per noi, perché il governo durerà cinque anni, ma perché se non la facciamo noi oggi non la farà nessuno”. Si è detta anche “favorevole al vincolo dei due mandati” per il premier. Credo che la cosa più sensata sia trovare una regola che vale per tutti”, cioè per sindaci e governatori, ha aggiunto.

Meloni ha anche ironizzato su quanti profetizzano un prossimo crollo del governo. “La mattina mi ci diverto come una matta” a leggere le ricostruzioni e mi “scambio messaggini”. “La speranza che la maggioranza crolli – ha commentato – è una speranza dell’opposizione. Faremo del nostro meglio per non realizzarla”. E infine in riferimento alla sinistra ha detto: “In Italia abbiamo una sinistra che ha cercato il soccorso esterno, quando non regge il dibattito, che sia la Commissione europea o i commentatori”. Sempre a proposito della sinistra e degli insulti a lei rivolti da Vincenzo De Luca, Meloni ha osservato: “Sono rimasta molto colpita dal silenzio di Schlein sugli insulti e sui metodi di Vincenzo De Luca. Non vengano a farci la morale tutti i giorni, perché quando è stato chiesto a Schlein cosa ne pensava, lei ha risposto ‘Ho già parlato di autonomia’. Farò così anch’io. Gente che fa lezioni di morale e poi non si assume le responsabilità non mi convince”.

 

 

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