Marsilio dà la carica al centrodestra: “In Abruzzo vinceremo. Nessun effetto-Sardegna”
Marco Marsilio dà la carica a tutto il centrodestra. Il 10 marzo si avvicina e il governatore uscente dell’Abruzzo invita alla serenità. “Penso che nessun abruzzese voti pensando alla Sardegna e che nessun sardo abbia votato pensando all’Abruzzo. Ognuno pensa alla sua situazione. Poi è chiaro che le vittorie galvanizzano un campo e possono preoccuparne un altro: fa parte della normale amministrazione. Non siamo nati ieri e sappiamo gestire questi fenomeni”. Il governatore del centrodestra viene da cinque anni di buon governo e in una lunga intervista al “Foglio” gela chi parla di “effetto domino” dalle parti di un campo largo ringalluzzito dalla vittoria di misura.
Abruzzo, Marsilio ottimista: “Ogni regione ha la sua storia”
“Ogni regione ha la sua storia”, argomenta Marsilio. “la Sardegna veniva da una vicenda complicata e sapevamo che era una partita difficile”. Ma non è una sconfitta di misura a togliere al governatore dell’Abruzzo la tranquillità. Per questo, una volta analizzato il caso Sardegna, parla di altro, concentrato com’è sulla sua regione e sulla sua campagna elettorale a cui sta dedicando anima e corpo. Esclude che l’esito del voto che ha visto vincere Alessandra Todde possa indurre ad un maggiore coinvolgimento del governo nella campagna elettorale. “L’impegno del governo c’è sempre stato”, taglia corto. Al riguardo, dice ad Ermes Antonucci del Foglio, “in queste ore sono con il ministro Schillaci a inaugurare l’anno accademico dell’Università dell’Aquila, a visitare ospedali, firmare l’accordo di programma per finanziare la ristrutturazione dell’ospedale di Chieti”. Tanto lavoro, ospedali, opere pubbliche, infrastrutture, ha caratterizzato il lavoro del governatore uscente, come puntualmente documentato sul Secolo d’Italia. “Il ministro Salvini sarà a Pescara e lunedì ci sarà il ministro Urso. Era tutto previsto e non cambia nulla”. Si parlerà ancora di progetti.
Marsilio: “Ogni regione ha la sua storia, non siamo nati ieri”
Progetti e grandi opere in Abruzzo. Pro di questo si è parlato durante l’evento “L’Italia dei sì 2023-2032″: infrastrutture, strade, ferrovie, progetti per dare slancio, futuro e visione alla regione. Su questi aspetti il governatore ha lavorato molto ricevendo un apprezzamento diffuso. Marsilio ha investito molto sulla sanità, ha visitato tutti i 305 comuni della Regione ascoltando le richieste dei territori. A contendergli il ruolo di governatore sarà Luciano D’Amico , ex rettore dell’università di Teramo, sostenuto dalla solita grande “ammucchiata”, Pd, M5S, Azione e Italia Viva. “Tutti in Abruzzo” è il richiamo della foresta lanciato da Elly Schlein e Conte. Marsilio è tranquillo, infonde serenità e ottimismo a tutto l’ambiente. Confidando in sondaggi lusinghieri che lo danno in vantaggio. Come andrà? “Lo scopriremo il 10 marzo”, risponde sornione. Intanto, l’appuntamento è per il cinque del mese, quando Meloni, Tajani e Salvini saliranno insieme sul palco a Pescara. Proprio come cinque anni fa. Marsilio già da giorni si era espresso con il Secolo notando “un clima molto positivo. Ovunque vada percepisco un consenso forte, frutto del rapporto con il territorio. Che in questi anni è stato la mia bussola. In tanti paesi dove sono stato in questi giorni mi accolgono con stupore, “non abbiamo mai visto un presidente di Regione in faccia”. Avanti tutta.