L’intervista. Paola Tavella: gli outfit di Meloni ci dicono che lei non si è piegata al power dressing
Giorgia Meloni si veste male. Il tagliente giudizio proviene da Natalia Aspesi, che ci mette anche quel po’ di classismo che alla sinistra delle terrazze piace moltissimo. “Non ha voluto stilisti noti, pare che i suoi abiti siano fatti da quelle che un tempo si chiamavano sartine, gente che arrivava di casa in casa una volta al mese, per sistemare i vecchi abiti. Una mossa intelligente perché davvero non verrebbe a nessuno in mente di avere i suoi cappotti bianchi o i suoi gilet neri. Di sicuro neppure le più devote, vestiranno come la signora Premier“.
Non è d’accordo Paola Tavella, giornalista, femminista, che ha curato per lo Specchio (inserto la Stampa) la rubrica “Stai benissimo” e collabora col Foglio della moda. “Ma Giorgia si veste come cavolo le pare, è un diritto da rivendicare”, è il suo primo commento. Tavella ha lavorato con Anna Finocchiaro (“signora molto elegante, di cui invece Maria Laura Rodotà scrisse che si vestiva come per andare a una comunione…”) e con Mara Carfagna. La moda è il suo hobby preferito: “Non faccio che pensare a come vestire le donne famose. Ovviamente anche Giorgia”.
E come la vestiresti se fossi la sua stilista?
Allora, lei non è vanitosa per nulla. E’ la sua natura. Una cosa con cui solidarizzo. Ma questa donna si è trovata sotto gli occhi di tutto il mondo e noi italiani ci aspettiamo molto anche dal suo guardaroba. Se un politico maschio si veste male chissenefrega, invece lei… insomma portare la femminilità in politica è un casino perché la cosa passa anche dai vestiti. Ma chi se ne accorge se i maschi si vestono male?
Sì ma come la vestiresti?
Dunque ho fatto molte fantasie su questo. Io le mando messaggi telepatici. Le direi: “Giorgia, tu hai il vitino sottile e sei un po’ ubertosa nella parte di sotto, devi stare molto attenta e metterti cose a vita alta”. Una volta l’ho vista a un comizio con una gonna plissé e una camicetta corta. Era perfetta. Poi io credo che Giorgia sarebbe superfelice di potersi mettere un jeans e un maglione e scarpe da ginnastica o stivaletti e fare il suo lavoro in santa pace. Lei pensa più al governo del paese che agli outfit. Fa bene così, ma che vogliamo dirle?
E i capelli?
Ottima la nuova pettinatura che si è fatta. Lei non deve portare i capelli oltre le spalle, l’attenzione alle proporzioni è tutto…
Non è un po’ classista dire che si veste dalle “sartine”?
Sì è molto classista. E che male c’è poi a vestirsi dalla sartine. A me Giorgia piace perché non si è piegata al power dressing, che è l’imitazione dell’abito maschile. E lì o ti vesti solo Armani o è difficile interpretare quello stile. Giorgia no, non ha dato importanza a questo e a me questa cosa piace. Altro messaggio telepatico che le mando: no cappotti lunghi, ci stanno male…
Elly Schlein come si veste?
Elly è una che non si dà il tormento pensando a come vestirsi. Ha il privilegio di alzarsi la mattina e mettersi addosso quello che ha nell’armadio e questo perché è mezza svizzera e mezza americana. Giorgia invece rappresenta l’Italia e ha tutti i fantasmoni della moda italiana attorno. Elly si mette quello che le pare. Io rivendico per Giorgia Meloni il diritto e il sollievo di mettersi quello che ha e di fregarsene.
Ma alla fine qual è lo stile Meloni?
Lo dico? Giorgia, lasciata a se stessa, si vestirebbe come una ragazza del liceo, un pantalone, un maglione… e poi a lei piacciono i vestiti da femmina. Infatti usa i colori pastello.