L’ambasciatore russo minaccia l’Italia: “Siete nemici come ai tempi della seconda guerra mondiale”

8 Feb 2024 9:00 - di Maurizio Ferrini
ambasciatore russo

Le relazioni tra Russia e Italia oggi «non sono di molto» migliori rispetto «al periodo dell’invasione nazifascista dell’Unione Sovietica nel 1941-1943». Nella intervista rilasciata alla Tass e ripresa da Repubblica, l’ambasciatore russo Alexei Paramonov lancia un avvertimento minaccioso a Giorgia Meloni e al suo esecutivo. Paramonov che non è nuovo a minacce all’Italia, nell’estate scorsa ha sostituito a Roma Sergey Razov.

Le parole di Paromonov, ambasciatore russo a Roma

«Con l’inizio della sua presidenza del G7 – attacca Paramonov – sta attivamente rivendicando il ruolo di “capo coordinatore” di questo quartier generale antirusso dell’Occidente», aggiungendo che «la posizione delle autorità ufficiali nei confronti della Russia è prevalentemente sgarbata, di natura essenzialmente ostile».  L’ambasciatore russo ricorda inoltre che l’Italia che «ha aderito pienamente alle misure di pressione esercitate dall’Occidente sulla Russia, tanto che in Italia si parla ormai apertamente di guerra ibrida contro il nostro Paese».

Mosca fa l’elenco degli aiuti militari dell’Italia all’Ucraina

«Sono già stati approvati otto pacchetti di aiuti militari, comprendenti un’ampia gamma di armi letali» ha rammentato l’ambasciatore di Mosca elencando l’appoggio italiano all’Ucraina. «L’altro giorno il ministro della Difesa ha dichiarato che il Paese è tra i primi cinque fornitori di sistemi bellici al regime di Kiev. Eccoli i ‘bravi’ italiani”. Paramonov, comunque evidenzia che in Italia c’è un «numero crescente di associazioni e movimenti politici che spingono per normalizzare le relazioni con Mosca e fermare l’escalation tra l’Occidente e la Russia».

L’attacco velenoso sul resort in Puglia: “Per il G7 l’Italia sceglie mete turistiche”, ma dimentica Putin

Sulla presidenza italiana del G7 l’ambasciatore dice che «Non è da escludere che, su pressione dell’ala anglosassone, l’enfasi sia posta sull’elaborazione di misure antirusse, tra cui l’inasprimento delle sanzioni e la ricerca di una formalizzazione giuridica del sequestro illegale di beni sovrani russi». L’ambasciatore conclude scagliando un velenoso commento sulla sede del G7: «Se si considerano le principali sedi degli eventi del G7 – un resort in Puglia, l’isola di Capri, Venezia – è ovvio che la “destinazione turistica”, cioè accogliere e nutrire bene gli ospiti, non è oggetto di minore attenzione nelle attività della Presidenza italiana del G7 rispetto ad altre cosiddette priorità internazionali». L’ambasciatore russo dimentica che il suo presidente, Vladimir Putin, non ha mai disdegnato le mete italiane per i suoi incontri, come confermano le foto anche in Sardegna ospite di Berlusconi a Villa Certosa.

Foto Ansa

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