La studiosa: “La lingua italiana è in salute ma andrebbe insegnata meglio, anche agli immigrati”

20 Feb 2024 18:20 - di Leo Malaspina

La lingua italiana gode di buona salute “si arricchisce continuamente e forma nuove parole” ma questo non vuol dire che gli italiani “la conoscano bene”. La linguista Valeria Della Valle, conversando con l’AdnKronos, si sofferma sullo stato del nostro idioma in vista della Giornata internazionale della lingua madre, celebrazione indetta dall’Unesco che cadrà domani. La studiosa coglie l’occasione per considerare il ruolo che l’intelligenza artificiale potrà esercitare nel contesto della nostra lingua. Un contributo che, secondo la Della Valle, potrebbe rivelarsi un “vantaggio” per esempio sul fronte delle “traduzioni”. “La lingua italiana – sostiene la Della Valle – sta bene, è una lingua in ottima forma che si arricchisce continuamente e che dà vita a nuove parole. E’ una lingua in buona salute” ma “questo non vuol dire che gli italiani la conoscano bene. Spesso hanno perso, purtroppo, il contatto con il nostro idioma e lo usano senza conoscerne le regole”.

La lingua italiana va insegnata meglio

Ciò vuol dire che, sottolinea la linguista, “anche se la lingua in sé e per sé sta bene e si è continuamente rinnovata, il suo stato di conoscenza da parte degli italiani non è così buono come desidereremmo. Questo è il risultato del fatto che lo studio della lingua italiana non è più al centro dell’insegnamento. Bisognerebbe quindi incrementare la conoscenza dell’italiano attraverso la scuola. E mi riferisco non solo ai nostri connazionali, ma anche ai nuovi cittadini che arrivano da altri Paesi e che sono tanti”. Secondo la linguista i pericoli “non vengono certo dall’uso di singole parole straniere ma dall’offerta di interi corsi universitari che vengono impartiti in alcuni atenei solo e unicamente in inglese”.

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