Israele libera due ostaggi di Hamas con passaporto argentino a Rafah. “Operazione impressionante”
Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha definito su X “impressionante” l’operazione dell’esercito, che questa mattina ha portato alla liberazione di due ostaggi israeliani, aggiungendo di averla seguita dal Centro di comando insieme al primo ministro Benjamin Netanyahu e agli alti comandanti. I due, con doppio passaporto argentino e israeliano, rapiti da Hamas, sono stati liberati nella notte nel corso di una operazione a Rafah, nel sud di Gaza, condotta da Idf, Agenzia di sicurezza e polizia. “Durante un’operazione congiunta tra Idf, l’Agenzia di sicurezza e polizia israeliana, due ostaggi israeliani del Kibbutz Nir Yitzhak sono stati salvati: Fernando Simon Marman (60 anni) e Louis Har (70 anni)” recita la nota dell’esercito israeliano, che spiega come entrambi gli ostaggi liberati siano stati trovati in buone condizioni mediche e trasferiti in Israele per ulteriori accertamenti.
I due ostaggi liberati: erano stati rapiti il 7 ottobre da Hamas
L’operazione era stata rinviata almeno due volte prima di essere portata a termine, scrive Ynet News, precisando che la decisione è stata approvata dal primo ministro dal ministro della Difesa. ”Fernando e Luis: bentornati a casa. Rendo omaggio ai nostri coraggiosi guerrieri per l’azione che ha portato alla loro liberazione”. Così ha scritto in un tweet il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu salutando la liberazione di due ostaggi. ”Solo il proseguimento della pressione militare, fino alla vittoria completa, potrà portare alla liberazione di tutti i nostri rapiti. Non perderemo nessuna occasione per riportarli a casa”, ha aggiunto su ‘X’.Entrambi gli ostaggi erano stati rapiti dal kibbutz Nir Yitzhak, ha aggiunto, vicino al confine con Gaza, il 7 ottobre, quando circa 1.200 persone furono uccise e più di 240 prese in ostaggio.
I ringraziamenti del presidente argentino Milei
Il neoeletto presidente argentino Javier Milei ha ringraziato l’esercito israeliano per aver salvato i due ostaggi con doppia nazionalità. Milei, che era in Israele la scorsa settimana per una visita di Stato, si è impegnato a coltivare legami più stretti tra i Paesi e trasferirà l’ambasciata argentina in Israele a Gerusalemme.”
I due ostaggi hanno affermato di essere stati tenuti prigionieri nella casa di una famiglia a Rafah, secondo cui i due hanno detto allo Sheba Medical Center, dove sono attualmente in cura, che il motivo della loro salute relativamente buona, nonostante siano stati tenuti in ostaggio per 129 giorni, è dovuto al fatto che erano stati imprigionati in una casa e non in un tunnel.
Gli ostaggi erano detenuti al secondo piano di un edificio strettamente sorvegliato e da altre guardie in un edificio accanto, scrive il Jerusalem Post. Le forze israeliane sono entrate clandestinamente nel complesso e hanno utilizzato esplosivi, fuoco pesante, contando su informazioni molto riservate e sull’esatta posizione degli ostaggi rispetto alle loro guardie per salvare Marman e Har senza che Hamas potesse ucciderli prima.