“Gli embrioni congelati sono bambini”: clamorosa sentenza della Corte Suprema dell’Alabama

22 Feb 2024 13:31 - di Gabriele Alberti
embrioni bambini Alabama

“Gli embrioni congelati sono bambini”. Dall’Alabama arriva una nuova scossa a creare scompiglio.  È questo il succo della sentenza pubblicata dalla Corte Suprema dell’Alabama. Che consente così di far continuare due cause per omicidio colposo contro una clinica per la fertilità. La decisione da subito ha creato una polarizzazione di posizioni: con i sostenitori dei diritti riproduttivi preoccupati che essa possa mettere in pericolo la fecondazione in vitro; e colpire centinaia di migliaia di persone che vi fanno ricorso.

“Gli embrioni congelati sono bambini”: da dove nasce il caso giudiziario

Il caso giudiziario dell’Alabama era nato nel 2021 dopo che un paziente è entrato in una clinica e ha provocato erroneamente danni a diversi embrioni congelati di altre coppie. Secondo l’accusa, «la temperatura sotto zero alla quale gli embrioni erano stati conservati ha bruciato la mano del paziente; facendo cadere gli embrioni sul pavimento, uccidendoli». Da qui la decisione di alcune coppie di fare causa all’uomo. La clinica si era difesa affermando che la legge sull’illecita morte di un minore dell’Alabama non si applicava agli embrioni al di fuori dell’utero. Il giudice della contea competente ha archiviato il caso, Ma la Corte Suprema dello Stato ha respinto questa decisione. La norma infatti «si applica a tutti i bambini, nati e non nati, senza limitazioni», hanno dichiarato i magistrati della Corte.

“Gli embrioni congelati sono bambini”: la motivazione della sentenza

Dunque, gli ovuli congelati sono da ritenersi a tutti gli effetti esseri umani. Questo implica che una persona che distrugge accidentalmente gli embrioni fecondati possa andare incontro ad accuse penali, compreso il reato di omicidio. L’Università dell’Alabama ha dichiarato che continuerà a prelevare gli ovuli dalle donne- riferisce il Corriere  ma sospenderà la fase successiva del processo di fecondazione in vitro, ovvero quella in cui gli ovuli vengono fecondati con spermatozoi prima di essere impiantati nell’utero. Nella motivazione della sentenza – riportata dal Corriere della Sera – il presidente della Corte Tom Parker scrive che: “anche prima della nascita, tutti gli esseri umani hanno l’immagine di Dio, e la loro vita non può essere distrutta senza cancellare la sua gloria”. “Vengono poi citati filosofi cristiani quali Sant’Agostino e Tommaso d’Aquino, per sostenere senza mezzi termini che la Costituzione dell’Alabama sia “basata su una visione teologica della santità della vita”. Forti riferimenti spirituali e religiosi che hanno provocato le reazioni di una parte più laica del Paese.

Formalmente la sentenza non vieta la fecondazione in vitro

In molti temono infatti un effetto domino che potrebbe spingere altri Stati conservatori ad adottare decisioni simili. Parlando alla Bbc, la direttrice della politica statale presso il Center for reproductive rights, Elisabeth Smith, ha spiegato: “Promulgare una legislazione che garantisca la personalità giuridica agli embrioni – riporta il quotidiano di via Solferino -potrebbe avere conseguenze disastrose per l’uso della fecondazione in vitro, una scienza su cui molte persone fanno affidamento per costruire le loro famiglie. L’ambiguità sulla legge potrebbe estendersi anche ai pazienti stessi, che potrebbero preoccuparsi se la procedura rimane disponibile o legale”.Formalmente, la sentenza della Corte suprema dell’Alabama non vieta la fecondazione in vitro, ma le sue implicazioni aprono ad una serie di criticità e potenziali conseguenze legali. Se, infatti, un embrione viene considerato una individuo a tutti gli effetti, ne conseguono una serie di questioni legati a come e se  le cliniche siano autorizzate a “utilizzarlo” e conservarlo. Il tema ha un duplice aspetto, quello spirituale-religioso e quello economico,

Per continuare a leggere l'articolo sostienici oppure accedi