Ghali ripete il tormentone “pacifinto” da Fazio. E i palestinesi filo-Hamas gli danno un premio (video)
Ghali nel salotto tv di Fabio Fazio intona di nuovo il tormentone pacifista, ma serebbe meglio dire “pacifinto”, che aveva già portato sul palco di Sanremo. Stavolta evita di usare la parola “genocidio”, parola che aveva indignato la comunità ebraica italiana.
Evitate domande scomode su Hamas
Parla con un tono apparentemente ingenuo, sollecitato dalla domanda curiale di Fazio: «È incredibile che dire stop alla guerra, al massacro, diventi una frase divisiva, è del tutto inedito. La pace non è contro qualcuno, è per tutti, no?», ha chiesto il conduttore di Che tempo Che fa. E Ghali non perde l’occasione per giocare ad Alice nel Paese delle Meraviglie: «Chiaro, è quello che abbiamo imparato a scuola, è strano ritrovarsi oggi in un mondo così. Ci hanno insegnato una cosa per tutta la vita e ad un certo punto sentiamo che non si può». Per poi proseguire il sermoncino: «Per me è la cosa più importante: qualsiasi cosa è da condividere. Il successo, tutti i beni che abbiamo su questo pianeta, non sarebbero delle ricchezze se non fossero condivisibili. Sono condivisibili solo se stiamo tutti bene e se c’è pace, se in una stanza siamo in 10 e 7 persone stanno male pure le altre 3 staranno male. Se in una stanza di 10 persone 7 stanno bene, le altre 3 anche se stanno male inizieranno a riprendersi. È importante stare tutti bene per quanto sembri banale».
L’intervista integrale di Ghali da Fazio
Il premio al cantante di origine tunisina dai palestinesi filo-Hamas
Non banale, ma ipocrita, visto che Fazio si guarda bene dal fargli domande sul 7 ottobre e sugli orrori di Hamas. E da che parte sia il cantante di origine tunisina lo fa capire il premio ricevuto, di recente, dall’Associazione palestinesi in Italia. Il capo dell’ente è Mohammad Hannoun, organizzatore di numerose manifestazioni pro Palestina in Italia durante queste settimane, architetto che vive a Genova e che è considerato vicino alle posizioni di Hamas.
Fazio, alla fine dell’intervista, ha anche ricordato l’impegno di Ghali per i migranti, con la campagna fondi a favore della Mare Ionio di Mediterranea. Come a tracciare il profilo di un candidato perfetto, non per vincere Sanremo, ma per candidarsi con il Pd di Elly Schlein.