Foibe, ricordare i martiri. Sei consiglieri capitolini dicono no. Nostalgici di Tito? Ecco i nomi
Ricordare adeguatamente i martiri delle foibe? In Campidoglio ci sono consiglieri che sono contrari, o tentennano, dinanzi al dovere della memoria sancito dalla legge n.92 del 30 marzo 2004 con la quale il Parlamento italiano ha istituito il 10 febbraio ‘Giorno del Ricordo’.
Così dinanzi a una mozione di Fratelli d’Italia che chiedeva di celebrare adeguatamente la ricorrenza su 24 votanti 18 hanno detto di sì, tre si sono astenuti e tre hanno votato contro. “Registrare sei voti non favorevoli alla mozione sul Giorno del Ricordo ci lascia basiti“, hanno commentato i consiglieri di FdI.
Hanno votato contro i consiglieri Michetelli (Pd), Biolghini (Roma futura) e Lancellotti (Lista civica Gualtieri) e si sono astenuti i Consiglieri Amodeo (Lista Civica Gualtieri), Marinone (Pd) e Cicculli (Sinistra Civica Ecologista).
Lo denuncia una nota di FdI: “La nostra proposta – avanzata dal Consigliere Stefano Erbaggi e condivisa da tutti i Consiglieri del Gruppo FdI – era chiara, semplice e facilmente condivisibile da tutti i Consiglieri capitolini, fatta eccezione per i sei che non l’hanno accolta: promuovere ogni utile attività per dare vita ad iniziative in occasione del 10 febbraio 2024 e nei giorni precedenti e successivi, celebrando adeguatamente tale ricorrenza sul territorio comunale, pubblicizzare e sensibilizzare la cittadinanza di tutti i Municipi alle iniziative promosse da Roma Capitale, in considerazione dell’imminente ricorrenza, istituire in memoria dei Martiri delle Foibe l’intitolazione di una strada o di un’area verde in ogni Municipio della Capitale. A Gualtieri chiediamo se quei sei voti siano frutto di una opposizione al suo governo e, quindi, di una spaccatura nella maggioranza che governa la Città oppure siano l’espressione di una mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini italiani brutalmente uccisi nel confine orientale dal regime di Tito”.