Dongiò – Milano

26 Feb 2024 0:01 - di Redazione

Dongiò
Via Bernardino Corio, 3 – 20135 Milano
Tel. 349/2761011
Sito Internet: www.dongio.it

Tipologia: calabrese
Prezzi: antipasti 1/12€, primi 10/13€, secondi 9/20€, dolci 6/7€
Chiusura: Domenica

OFFERTA
Nell’elegante e storico quartiere di Porta Romana, il ristorante Dongiò è attivo dal 1987, quando il proprietario e sua moglie decisero di portare la cucina calabrese nel capoluogo lombardo. La location, semplice e al tempo stesso curata, accoglie gli avventori che qui vengono per gustare una cucina ricca e saporita, ma per nulla pesante. Dopo un peperoncino ripieno di tonno, acciughe e olive, dal sapore dolce ma deciso, abbiamo assaggiato una bruschetta alla ’nduja, il celebre insaccato morbido e piccante che, tuttavia, si presenta in una veste adatta quasi a tutti i palati e una bruschetta al caviale povero di Calabria, altrimenti noto come sardella, un altro prodotto tipico a base di salsa di bianchetti, peperoncino rosso, sale e finocchietto selvatico. Ma sono i primi piatti la vera forza di questo ristorante, con la pasta fatta rigorosamente in casa dalla signora Milena, come testimoniato dalle linguine alla cafoncello, con salsiccia calabra piccantina, pomodoro, battuta di basilico, pinoli e poco pecorino, un piatto in cui tutti i sapori si amalgamano perfettamente, e una linguina cotta a puntino. Ben fatti anche gli spaghetti alla tamarro con ’nduja, pomodoro, trevisana e poca ricotta forte, in cui lo spaghetto, più simile ad un vermicello, diventa il nido perfetto per un condimento di ottima qualità, molto generoso e leggermente piccante. Abbiamo proseguito con il caciocavallo alla piastra farcito con ’nduja, dal buon bilanciamento tra sapidità del formaggio e piccantezza della farcitura. In chiusura, abbiamo optato per il brigante silano, ovvero un gelato all’amaro Silano con glassa piccante al cacao e caffè: un gelato dalla consistenza cremosa, arricchito dalla nota leggermente piccante della glassa, nella quale il cacao copriva la nota più debole del caffè. Ben estratto l’espresso, con crema piuttosto elastica e persistente.

AMBIENTE
Il locale è arredato con gusto e semplicità ed è suddiviso in due sale, la prima arricchita da un’enorme vetrata in ferro battuto, mentre la seconda presenta dettagli interessanti come la carta da parati e le foto che raccontano epoche lontane. All’interno, lo spazio tra i tavoli risulta leggermente sacrificato. È possibile consumare i pasti anche nel gradevole dehors su strada.

SERVIZIO
Veloce, ben organizzato e molto cortese. Corretto anche nella presentazione e nel servizio del vino.

Recensione a cura di: Milano de La Pecora Nera – ed. 2022 – www.lapecoranera.net

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