Badante marocchina cerca di strangolare l’anziana che accudiva e poi tenta il suicidio
Sono ricoverate in ospedale entrambe in prognosi riservata la donna anziana di 97 anni aggredita e picchiata questa mattina nella sua abitazione di Foggia dalla badante marocchina, 58 anni. La donna avrebbe colpito l’anziana che accudiva con un colpo contundente, cercando quindi di strangolarla.
Successivamente avrebbe ingoiato della candeggina nel tentativo di avvelenarsi. Le indagini sono condotte dalla Squadra Mobile della Questura del capoluogo dauno. Per una più completa e fedele ricostruzione dell’accaduto occorrerà aspettare che le due donne, in particolare la signora anziana, si riprenda. Sono stati alcuni vicini ad avvertire i rumori e le grida e a chiamare la figlia della signora anziana. Quindi sono giunte sul posto le ambulanze e gli agenti delle volanti della Questura. La badante è una signora di nazionalità italiana ma di origine straniera.
La badante marocchina ha ingerito candeggina dopo il tentato omicidio
Secondo un giornale locale, la badante marocchina avrebbe colpito al capo la 96enne che accudiva con un vaso, tentando poi di strangolarla. Le due donne, soccorse dai sanitari del 118, sono in prognosi riservata ricoverate in ospedale. Al momento la polizia, che segue le indagini, non ha potuto ascoltare nessuna delle due. Nell’appartamento al quarto piano dello stabile in
via De Amicis dove è avvenuto il tentativo di omicidio e di suicidio si trovano gli uomini della scientifica per i rilievi.
A Pavia arrestata una 45enne per l’omicidio dell’anziano che accudiva
Lunedì scorso una badante 45enne è stata arrestata a Pavia con l’accusa dell’omicidio di un anziano. La donna ha riferito ai soccorritori del 118 di aver provocato la morte dell’anziano novantenne, per il quale lavorava come badante, senza spiegarne modalità e ragioni. Il corpo della vittima era nella camera da letto dell’abitazione con una ferita alla nuca dalla quale era fuoriuscita una copiosa quantita’ di sangue. La donna, assistita dall’avvocato, si e’ avvalsa della facolta’ di non rispondere nell’interrogato con il pm di Pavia e i carabinieri di Voghera, è stata poi portata presso la casa circondariale di Vigevano.
La 45enne, ex moglie del nipote della vittima, era stata accompagnata in caserma a Voghera (Pavia) poco dopo il ritrovamento nella camera da letto del corpo dell’anziano con una ferita alla nuca, ed era stata interrogata per diverse ore. “La donna è in stato confusionale – spiegano i carabinieri – ha riferito ai paramedici di aver provocato la morte dell’uomo, senza spiegarne modalità e ragioni”. Sul posto i militari del Nucleo Investigativo di Pavia hanno eseguito i rilievi. La donna, che non ha risposto alle domande del pm, è stata portata in carcere a Vigevano. Molto dipenderà dall’autopsia sul corpo dell’anziano e dai rilievi del caso. Se la causa della morte è quasi certa esser la profonda contusione alla nuca, che ha causato il sanguinamento, ancora è da capire come sia stata provocata.