Acciuga – Roma

25 Feb 2024 0:01 - di Redazione

Acciuga
Via Vodice, 25/A-B – 00195 Roma
Telefono: 06/3723395
Sito Internet: www.acciugaroma.it

Tipologia: principalmente pesce
Prezzi: antipasti 18/35€, primi 22€, secondi 28/35€
Chiusura: Domenica; Lunedì a pranzo

OFFERTA
Nobile il fine di questo ristorante in Prati, valorizzare il pescato dei nostri mari con una logica di stagionalità e attenzione al pesce “povero” e con cotture che valorizzano la materia prima. Rispetto al recente passato abbiamo notato meno incertezze che ci spingono ad un moderato aumento di voto, ferme restando alcune perplessità inerenti alla costruzione del percorso degustazione più completo di 7 portate a 90 euro (ce n’è un altro da 4 portate a 70 euro e uno da 3, solo a pranzo, a 40 euro). Accolti da un calice di bollicine gentilmente offerto e da appetizer abbastanza sfiziosi – pasta di mandorle alla marinara, madaleine al broccolo romanesco (il migliore) e pasta cresciuta al pimenton – abbiamo dato il via alla nostra esperienza con un crudo di cefalo servito con salsa bernese (prevaricante), asparagina e tartufo, seguito da una buona tartare di marmora su schiacciata di patate, ceci e za’atar, un piatto piacevolmente speziato. Equilibrato il lanzardo cotto (troppo) in padella di ferro servito con ramoracce e ginepro, mentre non abbiamo capito l’inserimento nel percorso di un uno-due che ha messo a dura prova il nostro stomaco: un buon maritozzo con baccalà e insalata e una frittura di paranza abbondante e ben eseguita. Due piatti piacevoli, ma a nostro avviso non adatti ad un menù degustazione, tanto che l’ottima orata al vapore con lampascioni ed erbe mediterranee, miglior piatto della serata, non è risultata giustamente valorizzata. Qui è usanza servire il primo come ultimo piatto salato: abbiamo così assaggiato le saporite linguine rotte cotte al sugo di brodetto alla fanese. Congedo affidato a un rinfrescante cremoso al limone (piacevole il sentore di liquirizia) e a un caffè ben estratto ma carente di complessità.

AMBIENTE
Moderno ed elegante il contesto, con una prima sala da cui vi vede la cucina (è sempre una garanzia per il cliente, che così può vedere, ad esempio, se l’aiuto cuoco assaggia con un cucchiaio per poi utilizzarlo per girare in pentola) e una saletta più riservata al piano rialzato. I tavoli sono lasciati nudi e la mise en place è corretta; nei mesi caldi si può mangiare all’aperto in un dehors ben attrezzato posto di fronte all’ingresso.

SERVIZIO
Cortese e preciso, anche se può infastidire la tendenza nel guidare le ordinazioni: vengono fortemente caldeggiati i percorsi degustazione così come una bollicina marchigiana a base Verdicchio, proposta come scelta a tutti gli avventori in occasione della nostra visita.

Recensione a cura di: Roma de La Pecora Nera – ed. 2023 – www.lapecoranera.net

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