Turchia, assalto terroristico alla chiesa italiana: un morto (video). Meloni: “Un atto ignobile”

28 Gen 2024 18:52 - di Robert Perdicchi

La matrice religiosa è quasi certa, anche se gli autori non sono stati ancora individuati. L’obiettivo erano i fedeli cattolici all’interno di una chiesa italiana di Istanbul, in Turchia, il complesso di Santa Maria. In mattinata due uomini armati con il volto coperto hanno fatto irruzione (video) nel quartiere di Sariyer, nei locali della chiesa nella quale si stava svolgendo la messa della domenica. Una persona è stata uccisa, ha confermato il ministro degli Interni, Ali Yerlikaya, annunciando che “è stata lanciata una indagine su larga scala e sono in corso sforzi per arrestare gli assalitori”. E ammettendo che i due sono ancora a piede libero. “Condanniamo questo vile attacco”, ha aggiunto. L’attacco è avvenuto intorno alle 11.40 (ora locale). La vittima dell’irruzione armata è un cittadino turco. Secondo le prime ricostruzioni, i due terroristi hanno iniziato a sparare in aria, quando il cittadino turco è corso verso di loro urlando ed è stato colpito. L’uomo, a quanto si apprende, spesso trovava protezione nella chiesa a causa dei problemi economici di cui soffriva.

Attacco alla chiesa cattolica italiana, l’indignazione del premier Meloni

“Il Governo italiano, tramite la Farnesina, segue gli aggiornamenti su quanto accaduto questa mattina nella Chiesa di Santa Maria a Istanbul. Esprimiamo profondo cordoglio e la più ferma condanna per l’ignobile atto”, ha scritto su X la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Al suo messaggio si è aggiunto quello di Papa Bergoglio: “Esprimo la mia vicinanza alla comunità della chiesa di Santa Maria a Sariyer, a Istanbul, che durante la messa ha subito un attacco armato che ha provocato un morto e diversi feriti”, ha detto Francesco al termine dell’Angelus. “La Farnesina segue la situazione con l’Ambasciata ad Ankara e il Consolato a Istanbul, sono certo che le autorità turche arresteranno i responsabili”, ha scritto Tajani in un post su twitter. “La mia solidarietà e quella di tutta la Difesa alla Turchia per il vile attacco di questa mattina nella Chiesa di Santa Maria a Istanbul. Condanniamo fermamente ogni forma di violenza e ci uniamo al dolore della famiglia della vittima e di tutto il popolo turco”, ha aggiunto su twitter il ministro della Difesa Guido Crosetto.

Il racconto di Monsignor Palinuro

“Due persone armate sono entrate esplodendo molti colpi di pistola in aria”. Poi c’è stata “la reazione di uno dei fedeli, che aveva anche qualche problema di salute mentale, quindi ha avuto il coraggio di protestare contro questo atteggiamento, probabilmente in risposta a questo atto hanno risposto uccidendo questa persona. Le motivazioni concretamente ancora non si conoscono, debbono essere verificate, ma gli elementi che finora sembrano emergere lasciano ipotizzare un attacco di matrice religiosa, una motivazione di intolleranza religiosa”. A commentare a Vatican news l’attentato nella chiesa italiana di Santa Maria a Sariyer, è il monsignor Massimiliano Palinuro, Vicario apostolico di Istanbul e Amministratore apostolico di Costantinopoli.

“Sconvolta la comunità cattolica”

La nostra comunità è letteralmente sconvolta – ha detto il vescovo – Naturalmente, è il momento della preghiera, della solidarietà alla comunità cattolica di Büyükdere, e naturalmente è il momento della preghiera per la persona che è defunta. Come comunità cristiana, chiediamo alle autorità di fare chiarezza, di cercare la verità. Chiediamo, ovviamente, soltanto giustizia per questa persona che ha perso la vita. E nello stesso tempo, chiediamo maggiore sicurezza perché sia garantita l’incolumità dei fedeli delle comunità cristiane che perseverano nella fede, che con coraggio a volte affrontano anche tragitti molto lunghi per partecipare alla celebrazione eucaristica”.

Sulla vittima, dice: “era ben noto da parte del parroco della chiesa e della comunità. Era una persona anche con qualche problema psicologico, però – afferma – forse proprio per questo è stato l’unico ad avere avuto il coraggio di affrontare questi terroristi che avevano invaso la chiesa; e probabilmente proprio per questo gesto di coraggio è stato ucciso. La dinamica sembra essere questa, anche se le indagini sono in corso e quindi tutto quello che stiamo raccogliendo è da parte di testimoni che erano presenti ma che a volte sembrano anche un po’ confusi e scioccati”.

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