Pesaro capitale della Cultura, Mattarella: “Identità inimitabile, no al monopolio del pensiero unico”
Una mosaico di culture che rende affascinante l’Italia e inimitabile la nostra identità. È il filo conduttore dell’intervento del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, applauditissimo, per la cerimonia inaugurale di Pesaro capitale italiana della Cultura. Una lunga ovazione di oltre due minuti, con tutto il pubblico in piedi (ottomila persone) ha salutato l’ingresso del capo dello Stato alla Vitrifrigo Arena. In prima fila in platea anche il ministro Gennaro Sangiuliano, il governatore della Marche Francesco Acquaroli e il sindaco di Pesaro Matteo Ricci. Dopo l’Inno d’Italia e l’Inno d’Europa, eseguito dall’Orchestra Olimpia, sulle note de la ‘Gazza ladra’ di Rossini si sono aperti i lavori.
Pesaro capitale della cultura, l’intervento di Mattarella
“L’Unità d’Italia ha trovato con la Repubblica e il conseguente rispetto del sistema delle autonomie – per millenni – la possibilità di raccogliere il meglio delle tradizioni civiche delle nostre popolazioni”, ha detto Mattarella. “È la cultura espressa in tutti i questi luoghi, con la sua irriducibilità a pretesi stereotipi, a essere alla base di tutto questo. La cultura. Libera da ogni ideologia, mai separata dalla vita quotidiana e dall’insieme dei diritti e dei doveri scanditi dalla Costituzione”.
L’odio e la violenza ci riguardano sempre
Non è mancato un passaggio sull’attualità internazionale scandita da odio e violenza. “Attraversiamo una stagione difficile, per molti aspetti drammatica. In cui l’uomo sembra, ostinatamente, proteso a distruggere quel che ha costruito. Le guerre che si combattono ai confini dell’Europa ci riguardano. Non soltanto perché il vento delle morti percorre le distanze più rapidamente di quanto non facciano le armi e incide sulle nostre esistenze. Ci riguardano – ha detto – perché l’Europa, rinata nel dopoguerra, ha iscritto la parola pace nella sua identità”. Mattarella si è poi soffermato sul tema proposta da Pesaro per il suo anno da capitale. ‘La natura della cultura’. “La natura, il suo equilibrio da ricostituire, la riconciliazione con l’ambiente, gravemente violato e sfruttato. La distruzione di risorse non può essere gabellata come sviluppo ma va indicata come regressione”.
La cultura respinge il monopolio di un pensiero unico
No al monopolio di un pensiero unico. “Tanti verranno a Pesaro, da ogni parte d’Italia, d’Europa, da altri luoghi, per incontrarvi, per conoscere il vostro patrimonio storico-artistico. È una conseguenza di quella circolarità della cultura che non sopporta restrizioni o confini. Che respinge la pretesa, sia di pubblici poteri o di grandi corporazioni, di indirizzare le sensibilità verso il monopolio di un pensiero unico”. Cultura – ha aggiunto è conoscenza. Ma anche coscienza. “Pesaro si propone quest’anno di far interagire arte, natura e tecnologia. ‘Artigiani dell’immaginario’ è uno degli slogan. Cultura – ha precisato il capo dello Stato – che non è semplice consumo di ciò che è casualmente disponibile. È un passaggio di testimone da una generazione all’altra. Il fatto che si continui a sognare –ha scritto l’antropologo Roger Bastide– conferma che la creazione resta da completare. Per Pesaro -ha concluso Mattarella- inizia oggi un sogno operoso. Un sogno sorretto dall’impegno di realizzazioni concrete”.
Sangiuliano: Pesaroè un brillante esempio di rinascimento
Il ministro della Cultura ha sottolineato la straordinaria identità della città di Pesaro. “Che è un esempio brillante di rinascimento italiano, ma anche di tradizione che si proietta nel futuro. Di convivenza fra culture e mondi produttivi, di pragmatismo che si lega al pensiero e all’arte. E sulle note di Rossini appena ascoltate invito a far crescere questa esperienza. E la forza del crescendo rossiniano dovrà essere di esempio. I cittadini di Pesaro e delle Marche sono un prezioso esempio di operosità”.
Acquaroli: sarà un anno straordinario per tutta la Regione
“Ripartendo dal legame tra l’uomo e la natura, oggi così come è avvenuto nel corso della storia, le Marche, con Pesaro capofila, riscoprono e rilanciano il proprio valore. Che deve rappresentare per i marchigiani una nuova leva. E per i visitatori uno stimolo ulteriore a conoscere e innamorarsi della nostra terra”. Così il governatore Acquaroli nel corso della cerimonia inaugurale. “Tutte le Marche dunque possono riconoscersi in questa importante attestazione per la quale mi sento di ringraziare l’amministrazione comunale, l’intera provincia e tutte le maestranze e i volontari. La Regione è al vostro fianco e vi sostiene in questo percorso. Con la certezza che sarà un anno straordinario per Pesaro e per tutte le Marche”. Il sindaco Ricci, di provata fede dem, non ha resistito a una velata polemica con il progetto dell’autonomia differenziata all’esame del Senato. “In questo momento storico, l’Italia va ricucita, non differenziata”.