Merluzzo nero servito ai bambini nella mensa scolastica: rivolta dei genitori a Bari

12 Gen 2024 19:03 - di Monica Pucci
Secondo gli esperti di cucina e di pescato, il merluzzo nero (detto anche “carbonaro”) sarebbe quello dalla carne più pregiata, leggera e ricca di proteine e omega 3. Eppure, in una scuola di Bari, dove è stato servito a mensa sulla base del menu comunale, ha scatenato la rivolta dei genitori, non è ben chiaro se per l’aspetto poco invitante o per il cattivo odore provocato da una cattiva conservazione, come accaduto in passato in altre situazioni. Di sicuro, da ieri, il merluzzo nero è stato escluso dal servizio di refezione delle mense scolastiche a Bari, dopo le forti polemiche dei genitori sul suo odore, così come su altri aspetti della refezione nelle scuole dell’infanzia e primarie della città. Si parla di “odore tanto nauseabondo da spingere insegnanti e dirigenti a ridare indietro le pietanze”, nella denuncia di Antonello Delle Fontane, presidente della commissione comunale “Qualità dei servizi”. “Già nelle settimane scorse – aggiunge nel suo post su Facebook – erano capitate altre segnalazioni di piatti poco appetibili (ad essere buoni), ma un caso così generalizzato che ha coinvolto più scolaresche credo sia un primato”. Ma l’azienda di ristorazione respinge ogni accusa: “Merluzzo di qualità, nel rispetto delle norme di sicurezza”, e ipotizza una suggestione dovuta al colore delle carni servite.

Il “giallo” del merluzzo nero nelle scuole: brutto o puzzolente?

Il merluzzo nero vive nell’Atlantico settentrionale tra il Golfo di Guascogna e la Norvegia settentrionale. È presente anche lungo le coste nordamericane di Canada e new England. Si trova in banchi in acque libere tra 10 e 100 metri ma anche presso le rocce costiere. e. È infatti l’ingrediente principe della cucina tradizionale tipica delle zone costiere della Norvegia e figura in particolare nei tipici ball, una specie di polpette preparate principalmente con patate grattugiate, cipolla e merluzzo nero.
Per le sue qualità, era stato inserito nel menù scolastico dei bambini e degli adolescenti, fino a quando l’assessore alle Politiche giovanili, Istruzione, Università, Ricerca e Fondi Europei Paola Romano, ha preso la decisione, in accordo con l’azienda fornitrice dei pasti, di apportare delle variazioni sul menù.
Così al posto del merluzzo nero arriverà nel piatto un più classico filetto di merluzzo. “Come in tutta Italia, è capitato anche a Genova e a Torino, siamo chiamati da gennaio ad avere pesce della zona Fao 27, che ha sapore ed odore forte, ma è tra i meno inquinati. Nonostante ciò, il Comune ha reintrodotto il filetto merluzzo in deroga alla normativa nazionale”, ha spiegato l’assessore sulle pagine di Repubblica Bari.

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