La tecnologia per l’ambiente: le sfide con Intelligenza artificiale, robotica e bioingegneria

10 Gen 2024 15:11 - di Mauro Rotelli
ambiente

La tutela dell’ambiente si trova al centro di numerose sfide globali: dall’inquinamento atmosferico al cambiamento climatico, dalla perdita di biodiversità alla scarsità di risorse naturali. Tuttavia, un aiuto può arrivare dal continuo progresso tecnologico. Intelligenza artificiale (IA), robotica e bioingegneria sono strumenti potentissimi che possono rivoluzionare la nostra capacità di affrontare e risolvere le crisi ambientali. Infatti, determinate tecnologie possono essere adottate a vantaggio dell’ambiente.

Ambiente e Intelligenza artificiale

L’Intelligenza Artificiale, ad esempio, può essere impiegata in diverse modalità adatte alla conservazione ambientale. Uno dei suoi utilizzi più promettenti è certamente nel monitoraggio e nella gestione degli ecosistemi. Grazie all’analisi di immagini satellitari ad alta risoluzione e dati raccolti da sensori terrestri, l’IA può rilevare cambiamenti nell’ambiente, come la deforestazione, l’erosione del suolo o l’inquinamento delle acque. Questa capacità di analisi dettagliata consente un intervento rapido e mirato per prevenire danni maggiori.

Le specie in pericolo

Inoltre, l’IA è cruciale per il tracciamento e la protezione delle specie in pericolo. È infatti possibile sviluppare algoritmi in grado di riconoscere individui o popolazioni di determinate specie basandosi su immagini o suoni. Ciò offre la possibilità di monitorare al meglio le specie minacciate, identificare i loro habitat cruciali e attuare strategie di conservazione più efficaci.

L’utilizzo dei droni

La robotica è la tecnologia che sta rivoluzionando l’approccio all’ambiente. I droni, ad esempio, sono ampiamente utilizzati per la mappatura e il monitoraggio ambientale ambientale. Possono raggiungere luoghi difficilmente accessibili e raccogliere dati dettagliati su ambienti naturali, consentendo una pianificazione più precisa delle attività di conservazione. I robot terrestri, come i rover, possono essere impiegati per il campionamento di suolo e acqua, consentendo agli scienziati di analizzare i dati in modo più approfondito e di prendere decisioni più informate sulla gestione delle risorse. Ne è un chiaro esempio il progetto sperimentale messo in atto dall’Autorità di Bacino distrettuale dell’Appennino centrale, che riguarda il fiume Marta in Provincia di Viterbo, sfruttando il massimo della tecnologia a disposizione, dai droni ai satelliti, dalla mappatura 3D fino all’utilizzo di cani robot, al fine di monitorare in tempo reale le acque ed elaborare dati per avere proiezioni efficaci.

La bioingegneria e l’ambiente

In ultimo, la bioingegneria rappresenta un’altra frontiera importante nell’innovazione tecnologica per l’ambiente. La stessa va ad utilizzare principi ingegneristici per progettare soluzioni che lavorano in armonia con gli ecosistemi naturali. Inoltre, può essere applicata per ripristinare ecosistemi danneggiati o migliorare la resistenza delle piante agli stress ambientali, come siccità, salinità o malattie. A tale riguardo, vanno ricordate le disposizioni contenute nel DL Siccità (39/2023) che prevedono attività di ricerca sperimentale per l’individuazione di produzioni vegetali in grado di rispondere a condizioni di scarsità idrica e in presenza di stress ambientali di particolari intensità.  Le nuove tecnologie presentano opportunità rivoluzionarie per preservare l’ambiente e promuovere azioni a favore del clima. Resta quindi essenziale acquisire una maggiore consapevolezza dell’impatto ambientale del nostro crescita economica. L’innovazione tecnologica offre quindi soluzioni utili per affrontare le sfide ambientali. Tuttavia, è fondamentale utilizzare queste tecnologie con saggezza e responsabilità, affrontando anche le implicazioni etiche e sociali che possono derivarne. Con l’approccio giusto, possiamo guardare al futuro con ottimismo, sapendo che la tecnologia è un alleato fondamentale nella salvaguardia dell’intero pianeta.

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