Iran, escono dal carcere sorridenti e senza velo. Nuove accuse alle due giornaliste anti-regime

15 Gen 2024 17:02 - di Alessandra Parisi

A meno di 24 ore dalla scarcerazione, la magistratura iraniana ha aperto un nuovo caso contro le due giornaliste, Niloofar Hamedi e Elaheh Mohammadi, rilasciate ieri su cauzione dopo 17 mesi di carcere. Arrestate per aver denunciato la morte di Mahsa Amini. Sono state loro a far conoscere al mondo la storia della giovane iraniana, 22 anni, arrestata e uccisa nel 2022 per non aver indossato correttamente il velo. Oggi sono state accusate per essere apparse senza lo hijab, obbligatorio in pubblico, dopo il loro rilascio temporaneo dal carcere di Evin.

Iran, nuove accuse alle giornaliste uscite dal carcere

Foto e video che mostrano le due giornaliste, capo scoperto e segno di vittoria, hanno invaso i social che hanno ‘immortalato’ l’accoglieza di amici e familiari davanti alla prigione di Evin. Le due ragazze sono state rilasciate su cauzione di 100 miliardi di rial (oltre 200.000 euro) fino alla seduta della Corte d’appello. Hamedi, 36 anni, fotoreporter del quotidiano riformista Shargh e Mohammadi, 31 anni, reporter del quotidiano riformista Ham-Mihan, sono state condannate a ottobre rispettivamente a 13 e 12 anni di carcere, ma secondo la legge Hamedi ne sconterà sette e Mohammadi sei.

Immortalate in pubblico senza il velo obbligatorio

Erano accusate di “collegamento con uno Stato ostile (gli Stati Uniti)”, “raccolta e collusione contro la sicurezza nazionale e “propaganda contro il sistema”. Ora, dopo le pubblicazioni delle foto senza velo, una nuova denuncia è stata presentata davanti al tribunale rivoluzionario di Teheran”. Denuncia che darà luogo ad un procedimento giudiziario, ha annunciato l’agenzia Mizan Online, legata alla magistratura.

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