Il Pd riparte da un hotel di lusso a Gubbio sulle note di “Perdere l’amore” (e pure le elezioni…)

18 Gen 2024 18:55 - di Lucio Meo

In conclave, a riflettere a mani giunte sulla destra che vince e governa, sull’Europa che non è più un’amica esclusiva, a elaborare idee e politica non tra la gente comune ma tra camini d’epoca non comuni, dipinti rari e opere contemporanee firmate dai grandi nomi dell’arte italiana: è lì, in Umbria, in un hotel 5 Stelle, non in senso grillino ma nel segno del gran lusso – nonostante il nome evochi una vita sobria e umile come quella dei monaci di clausura – che il Pd ha scelto di portare la sua classe dirigente e la sua voglia di ripartire.
Per oggi e domani al Park Hotel ai Cappuccini di Gubbio, nella due giorni dedicata all’Europa, l’accesso alle stanze e ai locali è consentito solo ai deputati Pd e a qualche giornalista (confinato in una stanzetta) ma non agli elettori, ai quali è meglio non mostrare la raffinatezza delle stanze un tempo dedicate alla meditazione mistica e oggi riservate alla riflessione politica del partito della Schlein. L’intera struttura, spiega il personale al cancello, “è riservata al seminario a porte chiuse sull’Europa organizzato dal gruppo dem Camera”. Un intero hotel requisito, come i nababbi arabi, come le grandi star della musica.

Il Pd a Gubbio, come per una scampagnata di lusso

Il Pd della Schlein riparte dunque dall’ex convento di lusso, ma anche da Massimo Ranieri. Nel pomeriggio, con la capogruppo Chiara Braga è arrivato a Gubbio in pullman il grosso dei deputati Pd con lo spirito della gita fuori porta. “Abbiamo cantato sempre”, racconta Arturo Scotto. Compilation tutta italiana con il deputato campano Toni Ricciardi a fare da dj. “L’ultima che abbiamo cantato? Abbiamo chiuso con ‘Perdere l’amore’ di Ranieri”, scherza Gianni Cuperlo, “Perdere le elezioni” sarebbe stato di cattivo auspicio, in effetti.

L’hotel che era un ex convento di Cappuccini

“Il Park Hotel ai Cappuccini è un ex convento del XVII secolo sapientemente restaurato. Questo splendido edificio e le comunità religiose che fin dalla sua costruzione l’hanno abitato, appartengono alla storia di Gubbio. Gubbio è nel cuore dell’Umbria, candido gioiello immerso nel verde. Le sue pietre, la sua architettura sono tra le testimonianze più alte di un Medioevo luminoso, raffinato e colto. Appartato, eppure vicinissimo al centro della città, oggi il Park Hotel ai Cappuccini è una struttura che unisce, in una felice ed equilibrata combinazione, antichi ambienti e nuovi comfort…”, è scritto sul sito.
In effetti, come si vede dalle immagini e dal video in basso, nelle ex sale dei cappuccini oggi ci sono stanze di lusso, Spa, piscina, parco acqua, fitness e può vantare un settore “nutrizione” gestito da Marc Mességué, guru della fitoterapia e dell’erboristica, che per tre giorni, a una coppia, pensione completa, chiede intorno ai 1500 euro nella camera standard. Ovviamente nel gruppo Dem ci sono state poche defezioni, chissà, proprio come se il seminario si fosse fatto in una sezione di Corviale o in una sala biliardo di Tor Bella Monaca, identico…

Non ci sarà Enrico Letta, la Schlein arriva domani

A Gubbio mancano solo 4 o 5 parlamentari, dicono dal gruppo Pd, che avevano appuntamenti già fissati e non prorogabili. Tra questi Enrico Letta, impegnato all’estero. Manca anche la segretaria Elly Schlein. Sarà a Gubbio solo domani e interverrà al seminario attorno alle 11 e 30. I lavori del seminario prevedono tre sessioni durante le quali deputate e deputati si confronteranno sulla politica internazionale e sul ruolo dell’Europa, oltre che “sull’agenda economica e sociale, sulla propaganda di governo e i sogni di egemonia culturale della destra”, si legge nella lettera di convocazione. La prima sessione con il titolo ‘Dove va il mondo. tra guerre e pace, l’Europa di Ventotene’: intervengono Pietro Benassi, Francesca Mannocchi, Nadia Urbinati, Franco Vaccari. La seconda e’ ‘La destra al potere: tra propaganda e sogni di egemonia‘: Daniela Preziosi intervista Silvio Pons, Ernesto Preziosi, Livia Turco. La terza sessione è su ‘Un patto tra generi e generazioni, un’altra idea di futuro’: intervengono Leonardo Becchetti, Linda Laura Sabbadini, Nicolas Schmit.

Orfini: “Sì, potevamo vederci anche a Montecitorio…”

Il primo ad arrivare oggi è stato Nicola Zingaretti. E poi Matteo Orfini in macchina con Enzo Amendola e Rachele Scarpa. Poi Debora Serracchiani e Laura Boldrini, Peppe Provenzano con Marco Sarracino. Piero Fassino con il cappello e valigetta. E Anna Ascani. Tutti a Gubbio per il seminario sull’Europa organizzato dal gruppo Pd Camera al park hotel ai Cappuccini. “Si poteva fare anche a Montecitorio – dice Orfini- ma non è un clima che consente il dialogo, lo spirito di gruppo e lo stare insieme è sempre utile. Ci si parla, si studia e poi vediamo”. E Anna Ascani: “È un momento in cui si fa squadra e si discute dell’Europa che sarà e dell’Europa che faremo, un’Europa più solidale e che parla di pace. Ci aspettiamo di uscire da qui con un programma forte, un primo passo perché qui ci sono solo deputati, nella regione più bella d’Italia”. Laura Boldrini si stupisce che “non lo facciano anche gli altri” partiti. In effetti, come non prendere esempio da quella macchina di efficienza politica e di sobrità che è il Pd?

 

 

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