Gli ospedali pediatrici italiani accolgono i primi bambini di Gaza. L’Italia ne curerà 100

30 Gen 2024 19:09 - di Natalia Delfino
bambini gaza

Sono stati ricoverati nei più attrezzati ospedali pediatrici italiani i bambini di Gaza bisognosi di cure arrivati ieri sera a Ciampino, insieme ai genitori, con un volo dell’Aeronautica militare coordinato dal Comando vertice interforze. Si tratta in totale di 11 pazienti, fra i quali c’è anche un adulto. Questo è il primo gruppo di cento minori che “verranno curati in Italia”, come ha spiegato la premier Giorgia Meloni, ribadendo “il lavoro faticoso” portato avanti dal governo per “arrivare a una tregua e impedire una escalation” del conflitto in Medio Oriente. Ad accoglierli in aeroporto i pazienti hanno trovato il ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani.

In Italia il primo gruppo di bambini di Gaza bisognosi di cure

“Sono fiero di chi ha contribuito a questa missione. Ringrazio i militari e i civili che hanno partecipato all’operazione e l’unità di crisi della Farnesina”, ha detto Tajani, spiegando che “altri gruppi di bambini arriveranno i primi di febbraio con la nave ospedale Vulcano. I bimbi arrivati questa sera quasi tutti feriti di guerra, oltre ad una bimba malata”. I bambini sono stati ricoverati al Bambino Gesù di Roma; al Gaslini di Genova, al Meyer di Firenze.

In quattro al Bambino Gesù di Roma

Dei minori ricoverati al Bambino Gesù si sa che hanno 2, 4, 13 e 15 anni e che sono “affetti da diverse patologie di tipo cardiologico, ematologico, ortopedico e neurologico”. “Sono stati ricoverati nei reparti di competenza dopo una prima valutazione clinica associata ad esami diagnostici e consulenze specialistiche”, ha fatto sapere l’ospedale, dal quale si è saputo anche che i piccoli nel pomeriggio hanno ricevuto la visita di padre Ibrahim Faltas, Vicario della Custodia di Terra Santa, accompagnato dal presidente Tiziano Onesti e dall’ambasciatore di Palestina presso la Santa Sede, Issa Kassissieh.

A Firenze sarà curata anche una mamma

I bambini ricoverati nel reparto di chirurgia del Meyer sono tre: un fratellino e una sorellina rispettivamente di 12 e 15 anni, accompagnati dalla mamma, che a sua volta necessita cure e che sarà seguita nella struttura pediatrica da medici del Careggi, e un bambino di 10 accompagnato dal papà. Tutti e tre riportano gli esiti di patologie di tipo traumatico legate ad esplosioni di bombe che hanno colpito le loro abitazioni. Per tutti è stato attivato il servizio di mediazione culturale e di assistenza sociale, oltre al supporto psicologico e grazie al sostegno della Fondazione Meyer sono stati da subito messi a disposizione anche gli alloggi.

Le bimbe al Gaslini “psicologicamente devastate”

Infine, al Gaslini sono ricoverate tre bimbe di 5, 7 e 9 anni, accompagnate dalle loro madri, sue sono sorelle. Due bimbe hanno fratture scomposte e ustioni, un’altra è affetta da spina bifida. Le condizioni di salute sono stabili ma le piccole, così come le madri, sono traumatizzate e “devastate dal punto di vista psicologico, ma capiscono tutto e sono totalmente consapevoli di ciò che stanno vivendo”, hanno riferito dall’ospedale all’agenzia di stampa Adnkronos. Le sorelline hanno perso nel conflitto il papà e una sorella più grande. Una mamma, dall’ospedale, ha lanciato un appello affinché la guerra sia fermata.

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