Cambiamenti climatici: il ruolo chiave del Piano nazionale di adattamento nelle politiche in Italia

22 Gen 2024 16:13 - di Mauro Rotelli

Il cambiamento climatico è una sfida globale che richiede risposte mirate e immediate. In questo contesto, il Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici (Pnacc) si configura come uno strumento fondamentale per guidare l’Italia attraverso un percorso di resilienza climatica. All’interno del Pnacc si trova un mix completo di strategie e azioni. L’obiettivo principale è fornire una guida per la pianificazione e l’attuazione di azioni di adattamento efficaci, ad ogni livello territoriale, considerando le criticità specifiche di ciascuna regione. Inoltre, il Piano mira a integrare criteri di adattamento nelle procedure e negli strumenti di pianificazione già esistenti.

Clima, obiettivi e strumenti del Pnacc

Molteplici sono le aree di intervento e monitoraggio previste, a partire dalla biodiversità marina. Dove si concentra sull’aumento della temperatura superficiale dell’acqua e del livello del mare, la Criosfera (che comprende neve, ghiacciai e permafrost). Ma anche tutto quello che riguarda la tutela della risorsa idrica e gli ecosistemi delle acque interne a fronte degli effetti prodotti dal cambiamento climatico. Inoltre, il Piano si occupa del suolo, del territorio e del dissesto idrogeologico, con un’attenzione particolare alla diminuzione del carbonio organico, ritenuta una minaccia significativa per la fertilità dei suoli. Vengono affrontati anche gli effetti del cambiamento climatico sulle foreste e sulla produzione agricola in termini di resa e qualità, così come sul turismo, la tutela del paesaggio e della salute.

Monitoraggio, risorse idriche, dissesto idrogeologico

A questo punto, il successo del Piano dipenderà in gran parte dalla sua attuazione pratica, a partire dall’insediamento della sua governance. Nei prossimi mesi sarà fondamentale l’effettiva operatività del Comitato e dalla Segreteria dell’Osservatorio sull’attuazione del Pnacc. Questi organi avranno il compito di coordinare e supervisionare l’efficace implementazione delle misure previste dal Piano.

Strategico l’insediamento della governance

È importante sottolineare che il Pnacc si concentra sull'”Adattamento”, distinguendosi dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (Pniec) il quale è finalizzato alla de-carbonizzazione del nostro sistema produttivo attraverso il taglio delle emissioni climalteranti e al miglioramento della sicurezza energetica. Ciò significa che, mentre la mitigazione punta a prevenire o rallentare il cambiamento climatico intervenendo sulle cause, l’adattamento mira a minimizzarne gli effetti negativi, cioè le conseguenze, preparando il paese ad affrontare fenomeni climatici sempre più frequenti ed estremi.

Due obiettivi: mitigazione e adattamento

Il contrasto al cambiamento climatico, infatti, poggia su due pilastri fondamentali, rappresentati, come detto, da Mitigazione e Adattamento. Questi sono stati ribaditi nelle COP27 e COP28, che hanno visto anche l’introduzione di un “terzo” cardine cruciale: la “Riparazione”. Sotto questo aspetto, il Fondo “Loss e Damage” è stato istituito con l’obiettivo di ripristinare i danni nei paesi più vulnerabili, riconoscendo la necessità di affrontare direttamente le conseguenze irrimediabili dei cambiamenti climatici.

Passo concreto per costruire una società resiliente

In conclusione, il Piano nazionale per l’adattamento ai cambiamenti climatici rappresenta un passo concreto verso la costruzione di una società resiliente ai cambiamenti climatici. La sua attuazione dovrà coinvolgere attivamente tutti gli attori, dalle istituzioni, agli operatori fino alla società civile. Per garantire un’efficace risposta alle sfide che il cambiamento climatico pone all’Italia, considerata la sua collocazione all’interno dell’hot-spot Mediterraneo, un’area identificata come particolarmente vulnerabile ai cambiamenti climatici. Il Pnacc offre dunque un quadro di indirizzo nazionale che contiene ogni azione finalizzata a ridurre al minimo i rischi derivanti dal cambiamento climatico, contestualmente migliorando la capacità di adattamento dei sistemi naturali sociali ed economici.

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