Rottamazioni auto, la svolta del governo. Urso: “Incentivi solo per quelle prodotte in Italia”

31 Dic 2023 10:09 - di Carlo Marini

“Aumentare le produzioni in Italia è l’obiettivo di questo governo”. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso in un’intervista al Quotidiano Nazionale in edicola oggi. “Chi riporterà linee produttive in Italia avrà una tassazione ridotta del 50%” e “potrà contare su un incentivo fiscale che consiste nella non concorrenza alla formazione della base imponibile ai fini delle imposte sui redditi e del valore della produzione ai fini dell’Irap del 50% del reddito imponibile derivante dalle attività d’impresa”, ha aggiunto il ministro spiegando poi che si agirà “in senso opposto per chi delocalizza”.

Rottamazione auto: a gennaio nuovi incentivi

“In caso di cessione a titolo oneroso o di delocalizzazione all’estero dei beni per i quali si è fruito di agevolazioni – ha dichiarato Urso – , è esteso dagli attuali 5 a 10 anni il termine entro cui lo Stato può recuperare tutti gli incentivi erogati”. Per quanto riguarda gli incentivi alla rottamazione nel settore auto, ancora il ministro ha spiegato: «Il governo presenterà a gennaio un piano di incentivi da un miliardo di euro per la rottamazione di automobili euro 0, 1, 2 e 3, altamente inquinanti, da sostituire con un’auto ecologica. Tassisti ed Ncc avranno incentivi doppi, sia per chi avrà nuove licenze, sia i tassisti che vorranno cambiare auto. I principi alla base del nuovo piano favoriranno i redditi più bassi che avranno un 25% in più di incentivi. Chi ha un Isee sotto i 35.000 euro l’anno potrà avere fino a 13.000 euro per acquistare un’auto elettrica. Ebbene, anche questo piano dovrà rientrare nella strategia di sostegno alle produzioni nazionali».

Urso: con Stellantis siamo stati chiari, se produce all’estero nessun incentivo

E ancora, spiega il ministro di Fratelli d’Italia: «Nel 2022 l’80% degli incentivi sono andati ad auto prodotte all’estero, il 40% a Stellantis che ha comunque prodotto “la metà delle macchine all’estero. Ora: o gli incentivi vanno ad auto Made in Italy oppure ci concentreremo solo sul lato offerta e non sulla domanda. Anche con Stellantis siamo stati chiari, i nostri incentivi per la rottamazione delle auto saranno dati a chi compra auto prodotte in Italia».

Commenti

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  • fabio dominicini 2 Gennaio 2024

    Prodotte in Italia…… con materiali, accessori, batterie prodotti in Cina !?
    E quando verrà il momento di smaltire le batterie, perchè nulla è eterno , quale sarà la prassi ? Quanto costerà una nuova ? Cosa faremo della vecchia !?

  • Giuseppe Tolu 31 Dicembre 2023

    E meno male!

  • Antonio 31 Dicembre 2023

    Bene ministro ma qual è l’auto elettrica italiana che viene prodotta in Italia così da beneficiare degli incentivi?
    Non sarebbe meglio che come una volta (tanti anni fa) l’Italia torni ad essere protagonista costruendo prodotti all’avanguardia così da essere competitiva sul mercato? Solo con gli incentivi non si può convincere ad acquistare un prodotto non all’altezza dei vari competitor…la storia insegna e se anche quelli del governo girano con auto non italiane è tutto dire….

  • Willy 31 Dicembre 2023

    Siamo tutti pronti. Escludendo, per ovvi motivi, Ferrari e Lamborghini, e Maserati che ha chiuso, ci rimangono le ypsilon e le dr. Quest’ultima di produzione Cinese e assemblata in Italia. Di cosa stiamo parlando?

  • Mark 31 Dicembre 2023

    Mi scuso di un errore di digitalizzazione:
    Mi sembra logico e coerente che i soldi pubblici frutto delle tasse che giornalmente paghiamo sotto forme varie, NON vadano a foraggiare gli enormi utili delle case straniere ecc…….
    Scusate l’involontario errore!

  • Mark 31 Dicembre 2023

    Finalmente un Ministro che ha capito come operare a favore dell’industria automobilistica italiana, che per molti anni è stata trascurata dai governi che si sono succeduti per diversi decenni. Mi sembra logico e coerente che i soldi pubblici frutto delle tasse che noi giornalmente paghiamo sotto forme varie, vadano a foraggiare gli enormi utili delle case straniere, considerando che l’Italia è la patria del gusto stilistico sia delle automobili che di tutte le altre forme di design in tutti i campi! Viva i protettori del Made in Italy e dei nostri magnifici produttori che hanno fatto dell’Italia la culla della bellezza e del buon gusto.