Regione Lazio, annullato il “buco” di 22 miliardi. Rocca. “Chiusa la stagione dei debiti”

7 Dic 2023 20:27 - di Angelica Orlandi
Francesco Rocca

Francesco Rocca esulta: “E’ la fine della stagione dei debiti”.  Il bilancio previsionale 2024-2026 della Regione Lazio per la prima volta non prevede il ricorso al debito per finanziare gli investimenti. Il presidente  a margine della conferenza stampa sui primi cento giorni di governo parla di un grande traguardo, che segna la fine dell’era Zingaretti. “Non sono solo numeri, dietro ad essi c’è ognuno di noi, la nostra vita. Con il bilancio di previsione 2024-2026 e con la legge di stabilità abbiamo messo la parola “fine” ad un indebitamento costante, mettendo uno stop alla stagione dei debiti“.

Francesco Rocca: Fine della stagione debitoria

Il presidente del Lazio è giustamente fiero dell’azione della sua Giunta che ha ereditato una situazione debitoria importante: “Quando si affrontano 22 miliardi di euro di passivo c’è necessità di un dialogo serrato per mediare tra le esigenze di sviluppo e limitare, allo stesso tempo, l’indebitamento. Come in ogni famiglia responsabile abbiamo voluto assumere un comportamento serio e concreto, lontano da certa demagogia. Lo dobbiamo ai nostri cittadini e al nostro Paese. Sono molto contento di queste norme che bloccano il debito e di questi 100 milioni che daranno sollievo lì dove le famiglie soffrono di più2. Ha quindi concluso. “Non è solo il bilancio del rigore, ma un’azione politica volta a impattare in maniera importante sulla qualità della vita del cittadino della nostra regione”. Il deficit lasciato dalla giunta di centrosinistra pesava come una spada di Damocle sulle attività della Regione. La giunta Rocca è riuscita nell’impresa di annullare il passivo di 22 miliardi. 

Regione Lazio, il Bilancio per il 2024

Il bilancio di previsione della Regione Lazio si compone di 7 articoli e 23 allegati e ammonta ad oltre 18 miliardi di euro per l’anno 2024. Di questi, circa 3 miliardi e 200 milioni di euro a libera destinazione. Le ricerche vincolate, pari a circa 15 miliardi, sono riferite alla sanità per 12 miliardi e al trasporto pubblico locale per 600 milioni di euro. Questo, con ulteriori 345 milioni di risorse regionali, raggiunge quasi un miliardo di risorse complessive. Il bilancio di previsione per il triennio ammonta a quasi 55 miliardi. Per l’anno 2025 le previsioni di bilancio ammontano a circa 18,7 miliardi, mentre per il 2026 a 17,8 miliardi. Per la prima volta dall’inizio del secolo, la previsione di bilancio stabilisce che, per gli anni dal 2024 al 2026, non è previsto il ricorso al debito per finanziare gli investimenti. “Questa era la migliore delle proposte possibili che tenesse conto da un lato l’esposizione debitoria, dall’altro la necessità di rilancio delle nostre imprese e il sostegno alle famiglie più fragili”.

Nel Lazio si torna a programmare

“Nel Lazio si torna a programmare”, dichiara la consigliera regionale di Fdi Edy Palazzi. La Rete ospedaliera 2024-2026, approvata, garantisce interventi vitali in ogni singola Azienda sanitaria locale. Per la Capitale (Asl Roma 1, 2 e 3), la programmazione prevede tra gli interventi principali: le attivazioni del Dea di II livello per il Policlinico Tor Vergata e l’ampliamento dei posti letto di riabilitazione e lungodegenza, di Neurologia con l’Unità Trattamento Neuro-vascolare nell’ospedale Grassi di Ostia, di Medicina generale al Cto Andrea Alesini, di Urologia al Sandro Pertini, del Centro spinale, della Terapia intensiva e di Neurologia al Santa Lucia.

La rete ospedaliera

L’ampliamento dell’ospedale Sant’Andrea con l’apertura di una struttura dedicata a centro cardiovascolare. Le rimodulazioni dei posti letto per l’attivazione di Lungodegenza al Cristo Re, dei posti letto per l’attivazione di Chirurgia generale, della Terapia semintensiva e del Ds multi-specialistico della casa di cura Santa Famiglia, dei posti letto per l’attivazione di Lungodegenza della clinica Nuova Itor, dei posti letto per l’attivazione di Urologia alla clinica Guarnieri e dei posti letto per l’attivazione di Cardiologia con Unità di terapia intensiva cardiologica, di Oculistica, di Ortopedia e della Terapia intensiva all’Istituto dermatologico dell’Immacolata; il trasferimento dei posti letto attivi del complesso integrato Columbus al Policlinico Gemelli.

La riconversione della Nuova Clinica Latina; la riapertura dell’ospedale San Giacomo in Augusta con 40 posti letto di Lungodegenza oltre il 2026; l’identificazione di un fabbisogno aggiuntivo pari a 14 posti letto per acuti e 53 posti letto per la lungodegenza. Per  quanto riguarda le Asl Roma 4-5-6, la programmazione prevede tra gli interventi principali: le attivazioni di Neurologia all’ospedale di Civitavecchia, di Urologia e Riabilitazione con l’incremento di Lungodegenza al nosocomio di Bracciano, di Oncologia all’ospedale di Colleferro, di Medicina d’urgenza al nosocomio di Palestrina, di Terapia intensiva, Ortopedia e Medicina d’urgenza con i servizi di chemioterapia, dialisi e laboratorio analisi all’ospedale di Subiaco, di Urologia, Neuropsichiatria infantile e recupero e Riabilitazione al presidio ospedaliero di Anzio e Nettuno, di Malattie endocrine, Pneumologia e Lungodegenza al nosocomio di Frascati, del punto nascita, di Geriatria e Otorinolaringoiatria all’ospedale di Velletri, della Terapia intensiva neonatale al nosocomio dei Castelli.

La rimodulazione dei posti letto per l’attivazione di Oculistica e Ortopedia all’ospedale Regina Apostolorum; l’identificazione del fabbisogno aggiuntivo di 16 posti letto per acuti e 31 post-acuzie. La nuova programmazione ospedaliera interesserà molto la Asl di Latina, completando la configurazione delle specializzazioni sulla provincia e potenziando, in particolare, l’ospedale Santa Maria Goretti con la conclusione del processo di Dea di II livello e l’attivazione dell’Unità di Trattamento Neuro-vascolare di II livello. Particolare rilevanza è stata data all’offerta di lungodegenza, prima assente sul territorio e la rimodulazione delle strutture accreditate per fornire al Santa Maria Goretti.

E ancora: l’attivazione dello Stroke di II livello, di Cardiochirurgia, Chirurgia maxillofacciale, Chirurgia plastica e Pneumologia all’ospedale del capoluogo, di Oncologia, Urologia, Otorinolaringoiatria, Oculistica e Neurologia al nosocomio Dono Svizzero di Formia e di Lungodegenza all’ospedale Alfredo Fiorini di Terracina. La sanità pontina potrà contare anche sulla rimodulazione dei posti letto per l’attivazione di Cardiologia con l’Unità di terapia intensiva cardiologica, di Neurologia e Lungodegenza alla Casa di Cura Città di Aprilia e l’attivazione di Lungodegenza all’Icot, oltre all’identificazione di un ulteriore fabbisogno per il potenziamento dell’assistenza di prossimità pari a 30 posti letto per acuti.

Sarà centrale anche la Asl di Frosinone con il rafforzamento dell’offerta specialistica e di urgenza per l’ospedale del capoluogo ciociaro, Fabrizio Spaziani, ma anche con la Terapia oncologica e la Lungodegenza presso i nosocomi di Sora e Anagni. Infine, sono previsti tra gli altri potenziamenti in Ciociaria: le attivazioni di Chirurgia maxillo-facciale, Chirurgia vascolare e Gastroenterologia all’ospedale Spaziani, di Geriatria, Ortopedia e Urologia al nosocomio San Benedetto di Alatri e di Neurologia all’ospedale Santa Scolastica di Cassino; l’ospedale Santissima Trinità di Sora avrà la rimodulazione dei posti letto con l’incremento di Oncologia e Lungodegenza; è in corso l’identificazione di un ulteriore fabbisogno per l’assistenza di prossimità con 10 posti letto per acuti e 10 posti letto post-acuti.

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