Partecipazione agli utili dell’impresa, l’Ucid sostiene la proposta di legge della Cisl

7 Dic 2023 11:42 - di Marta Lima

“Il successo della raccolta di firme promossa dalla Cisl a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare sulla Partecipazione dei lavoratori agli utili dell’impresa è la conferma che quella battaglia è condivisa e sostenuta dalla sensibilità dei lavoratori. L’Ucid, che da sempre si batte a sostegno di questo prezioso strumento di democrazia economica, continuerà a stare al fianco del sindacato e di chiunque, in Parlamento, senza steccati politici, darà una mano per portare fino in fondo lo strumento normativo della Partecipazione, su cui il governo Meloni ha manifestato più volte apprezzamento”. Lo dichiara il presidente del Comitato Tecnico Scientifico dell’Ucid (Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti), Riccardo Pedrizzi, secondo cui “la Partecipazione darebbe piena attuazione dell’articolo 46 della Costituzione perché prelude all’affermazione della dignità di chi mette la propria professionalità al servizio dello sviluppo”.

La partecipazione alle imprese è ispirata dall’articolo 46 della Costituzione

All’articolo 46 della Costituzione aveva fatto riferimento, ieri, anche il segretario generale di First Cisl Riccardo Colombani intervenuto all’assemblea organizzativa della Cisl. “La partecipazione – ha ricordato – non è solo una battaglia identitaria della Cisl, ma è l’asse attorno al quale costruire un’economia autenticamente sostenibile. È il modello che emerge dall’articolo 46 della Costituzione”.
La proposta di legge di iniziativa popolare “La Partecipazione al Lavoro” promossa dalla Cisl è stata consegnata in Parlamento nei giorni scorsi e si compone di 22 articoli, suddivisi in 9 capitoli, accompagnata da circa 400mila firme che sono state raccolte dal sindacato guidato da Luigi Sbarra.
Riccardo Pedrizzi ricorda che la partecipazione “è libertà, del lavoratore, di condividere scelte e responsabilità, ma anche gli stessi profitti della sua impresa, e del datore di lavoro di calibrare la sua azienda su una dimensione umana di impegno, stimolo e condivisione che rappresentano il valore aggiunto della crescita e della ricchezza nazionale”. Il presidente del Cts dell’Ucid fa riferimento anche alla Dottrina sociale della Chiesa: “Poiché è ormai unitamente riconosciuto che la risorsa umana è il bene più importante per l’impresa e che l’uomo deve essere al centro della nuova economia, la partecipazione, mai come ora, può diventare fattore di rafforzamento della coesione sociale, della competitività e, soprattutto, di benessere per i lavoratori”. “Oggi perciò il principio partecipativo si pone come strumento fondamentale per realizzare un capitalismo sociale europeo che sappia superare la crisi ed offrire il massimo di benessere a tutti i protagonisti dell’impresa”, conclude Pedrizzi.

 


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